Bruxelles - L'Europa dovrebbe puntare a un modello di energia unico "basato sul gas e le rinnovabili, un ponte ideale per passare a un futuro a basse emissioni di CO2": per fare questo, secondo l'amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi, si deve "investire nel completamento di un mercato unico del gas, in grado di dare a ogni stato una fornitura di gas affidabile, competitiva e diversificata". Come ha spiegato durante il suo intervento al Parlamento europeo, "non dobbiamo sprecare quanto fatto nel passato". Sono tre, ha detto Descalzi, le leve su cui l'Europa deve puntare. Primo, "favorire la produzione domestica: dagli anni 2000, e' dimezzata ma qualche stato ha il potenziale per aumentarla. Servono politiche per incoraggiare lo sfruttamento delle risorse nazionali". La seconda leva e' "l'interconnessione interna. Oggi, i flussi di gas vanno da Est a Ovest e da Nord a Sud. Questo significa che ci sono limiti importanti nel portare gas dalla Spagna alla Francia, dall'Italia alla Germania e specialmente dalla Germania ai paesi dell'Est". Invece, ha spiegato Descalzi, "basterebbe collegare le infrastrutture esistenti, aumentare le connessioni di flusso inverso, e approfittare dell'enorme potenziale in termini di capacita' di importazione dei due hub meridionali di Spagna e Italia". Infine, la terza leva deve essere "l'attuazione di un quadro comune di regole. E' cruciale assicurare regole armonizzate per le strutture di trasporto e di stoccaggio e potenziare il commercio transnazionale garantendo al tempo stesso prezzi livellati attraverso i diversi mercati". (AGI)