Roma - Avere una presenza su mobile, raccontare storie perchè le storie fanno vendere ed essere rapidi. Sono i tre passi che le piccole e medie imprese devono compiere per distinguirsi su Facebook, dove sempre più aziende sono presenti ma spesso non con la giysta strategia. Per educare le pmi all’uso dei social media e supportarle nell’uso efficace delle risorse messe a disposizione a sostegno del business, Facebook ha organizzato un incontro con 400 aziende e giovani imprenditori, tappa romana del roadshow “Boost Your Business”, progetto formativo promosso e organizzato da Facebook in diversi Paesi europei.
"Il mercato unico digitale è importante pechè le aziende italiane possano sfruttare gli stessi trumenti e giocare alla pari con la concorrenza europea" gha detto Laura Bononcini, Head of Public Policy di Facebook Italia "il passo successivo deve essere far capiore agli studenti che Facebook non è solo un modo per sentirsi con gli amici, ma un'occasione per il loro futuro professionale". Ma la prima sfida da vincere è quella della banda larga, ha sottolineato Antonello Giacomelli, sottosegretario del ministero dello Sviluppo Economico,. "Se parliamo di Internet, oggi l'Italia è in zona retrocessione, ma quello che vogliamo è andare in Champions League e per farlo bisogna recuiperare quella fetta di territorio a fallimeneto di mercato al quale gli Internet provider non sono interessati". Un territorio che comprende 3.700 comuni e venti milioni di persone e in cui le imprese digitalizzare sperimentano crescite esponenziali: tra il 7 e il 23%. “La fibra è solo una pre-condizione: purtroppo per molte piccole aziende il digitale è ancora materia per smanettoni…" ha aggiunto, "Il governo guarda con grande attenzione a tutte le iniziative che spingono le pmi a utilizzare le opportunità della Rete per sviluppare il proprio business. I big della rete possono giocare un ruolo anche in Italia. E la Rai deve fare molto di più sull’alfabetizzazione digitale dei cittadini e delle imprese”.
“Parlare di crescita e di sviluppo delle pmi oggi, significa parlare anche di digitalizzazione, di competenze e cultura digitale. E’ necessario rafforzare o sviluppare le competenze digitali delle pmi per consentire loro di sfruttare al meglio le opportunità offerte dal digitale. Le statistiche descrivono un’Italia fanalino di coda d’Europa per competenze e cultura digitale, di contro la crescita e la larga diffusione del digitale sta cambiando profondamente le nostre abitudini di vita, il nostro modo di rapportarci al mondo in cui viviamo, il nostro modo di fare acquisti" commenta Alessandro Micheli, Presidente Nazionale del Gruppo Giovani Imprenditori di Confcommercio, "È questa la sfida per le nostre imprese, comunicare ed interagire con un consumatore sempre più connesso e attivo sui social, sempre più presente sul web, sempre più multicanale nelle sue esperienze di acquisto, distante migliaia di chilometri da noi. Le imprese devono conoscere ed essere consapevoli del valore del digitale e del web quali strumenti a disposizione per le loro attività, per riposizionare sul mercato il negozio tradizionale, aiutarlo a rimanere competitivo e a raggiungere i suoi obiettivi di business”. (AGI)