Roma - Sul tema dei cambiamenti climatici il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, si è contraddetto più volte. In alcune occasioni ne ha parlato come di una bufala; in altre come di un "problema urgente" da affrontare. Trump si è spinto addirittura a promettere di cancellare lo storico accordo di Parigi sul clima. E da ultimo ha nominato Scott Pruitt all'Agenzia Usa per la protezione dell'ambiente (Epa). Pruitt è notoriamente scettico sui cambiamenti climatici, è alleato dell'industria del carbone e ha espresso più volte aspre critiche sull'utilità stessa dell'agenzia che è stato chiamato a guidare.
Ecco tutte le contraddizioni e le stravaganze del neo presidente Usa sul tema del clima, raccolte da Mother Jones
6 dicembre 2009 - Trump, assieme a tre dei suoi figli, firma una lettera diretta al presidente Barack Obama con un appello a impegnarsi per raggiungere un accordo sui cambiamenti climatici. "Sostieniamo i suoi sforzi per assicurare misure significative ed efficaci per controllare il cambiamento climatico, una sfida immediata che affrontano oggi gli Stati Uniti e il mondo intero".
14 febbraio 2010 - Trump cambia già idea. "Dovrebbero togliere il premio Nobel ad Al Gore" (ex vicepresidente Usa, Nobel per la pace nel 2007 per il suo impegno in difesa dell'ambiente). "Gore vuole ripulire le nostre fabbriche e i nostri impianti per proteggerci dal riscaldamento globale, mentre alla Cina e ad altri Paesi non gliene può importare di meno... Questo ci rende totalmente non competitivi nel mondo del manifatturiero e la Cina, il Giappone e l'India stanno ridendo per la stupidità dell'America". (Dopo la dichiarzione, Trump ha spiegato che stava scherzando sulla revoca del Nobel ad Al Gore).
16 febbraio 2010 - Stavolta Trump si schiera con gli scienziati che hanno parlato del riscaldamento globale come di una "truffa". E rincara la dose con la prima di una lunga serie di stravaganze che il sito no profit progressista Mother Jones non esita a definire 'Insane things': "A Washington, dove sto costruendo un grande complesso immobiliare, nessuno si può muovere perché abbiamo un metro e mezzo di neve..."
6 novembre 2012 - Da qui comincia una serie di tweet. "Il concetto di riscaldamento globale è stato creato da e per i cinesi", scrive Trump.
The concept of global warming was created by and for the Chinese in order to make U.S. manufacturing non-competitive.
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 6 novembre 2012
6 dicembre 2013 - gennaio 2014
Trump dichiara che il riscaldamento globale è una "bufala" e si lascia andare ad alcune dichiarazioni sulle nevicate eccezionali in alcuni Stati americani e sul freddo di Los Angeles.
Ice storm rolls from Texas to Tennessee - I'm in Los Angeles and it's freezing. Global warming is a total, and very expensive, hoax!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 6 dicembre 2013
Snowing in Texas and Louisiana, record setting freezing temperatures throughout the country and beyond. Global warming is an expensive hoax!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 29 gennaio 2014
Ma il 2014 è anche l'anno di un apparente cambio di rotta. Trump fa una 'donazione' di 5mila dollari in favore dell'associazione ambientalista Protect Our Winters. Poi però si viene a sapere dal New York Daily News che aveva fatto il (poco generoso) versamento su richiesta della medaglia d'oro olimpionica Jamie Anderson, uno dei concorrenti del suo reality show Celebrity Apprentice.
Video - Trump in tv "Credi nel riscaldamento globale? Quindi ti stai gelando il culo..."
17 giugno 2015 - Trump dichiara che "è una follia parlare dei cambiamenti climatici come del problema numero uno".
1 dicembre 2015 - Ed ecco l'attacco a Barack Obama in un breve messaggio su Instagram.
30 dicembre 2015 - "E' una bufala... voglio usare lo spray per capelli". Così nel corso di un intervento in campagna elettorale Trump critica Obama per le sue eccessive preoccupazioni sul tema dei cambiamenti climatici
Le giravolte del 2016
Trump corregge il tiro in un'intervista a Fox News: "Scherzavo", dice, "quando scrissi che i cambiamenti climatici fossero una bufala per favorire la Cina". A maggio la bufera, dopo la pubblicazione su Politico di un articolo in cui si rivelava che Trump aveva chiesto alle autorità irlandesi la costruzione di un muro per proteggere il suo resort, con annessi campi da golf, dall'innalzamento del mare dovuto proprio a quel cambiamento climatico più volte negato. Nel corso della campagna elettorale, Trump alterna dichiarzioni concilianti, smentite e nuovi attacchi sul clima. Fino a questo tweet del corrispondente del New York Times dalla Casa Bianca: incontro Al Gore-Ivanka. Il premio Nobel, è emerso successivamente, ha avuto un faccia a faccia anche con Trump. La domanda che si pongono in molti è questa: cosa dirà, sul clima, da presidente americano?
Ivanka Trump will meet today with Al Gore! to talk climate change today, the transition announces.
— Michael D. Shear (@shearm) 5 dicembre 2016