New York - Il vicepresidente eletto degli Stati Uniti, Mike Pence, è atteso nella Trump Tower di New York, per limare la lista dei papabili ministri, mentre si intensificano le voci su un clima da "lunghi coltelli" tra i fedelissimi del futuro presidente, Donald Trump. Con Pence "si incontreranno domani", ha affermato Jason Miller, uno dei consiglieri per la comunicazione del prossimo comandante in capo, parlando ieri sera con i cronisti "accampati" nella lobby del grattacielo dove Trump risiede e ha il quartier generale. "Non voglio fissare un termine", ha detto Miller interpellato sulla possibilità che la nuova squadra di governo venga annunciata entro la settimana. "E' un'alta priorità, riconosciuta come tale", ha assicurato mentre i bene informati, sulle manovre in corso al 26esimo piano della Trump Tower, parlano veleni in seno al team di transizione guidato da Pence e del quale fanno parte anche i figli di Trump, Donald Jr. ed Eric, nonché la figlia Ivanka e il marito, Jared Kushner.
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PERCHE' GIULIANI POTREBBE DIVENTARE SEGRETARIO DI STATO
Salgono le quotazioni dell'ex sindaco di New York, Rudolph Giuliani, come prossimo segretario di Stato. Durante un incontro-intervista organizzato dal Wall Street Journal, Giuliani ha sottolineato come la priorità dell'amministrazione Trump sia quella di sconfiggere l'Isis ma senza precisare come intenda farlo, per non consentire al nemico "di prepararsi". Proprio con il piglio di uno che ha già in mano la diplomazia Usa, Giuliani ha annunciato un riposizionamento nei confronti della Russia e della Cina. L'ex sindaco di New York, ha inoltre escluso di poter diventare prossimo ministro della Giustizia. L'unico nome che circola come suo possibile contendente per la guida degli Esteri è John Bolton, ex ambasciatore alle Nazioni Unite ed ex sottosegretario al dipartimento di Stato durante la presidenza di George W. Bush.
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JEFF SESSIONS DA TRUMP
Mentre Giuliani parlava con il Wall Street Journal, il senatore dell'Alabama Jeff Session è stato visto entrare nella Trump Tower. Viene considerato favorito, insieme a Giuliani, come procuratore generale, cioè responsabile del dipartimento della Giustizia: un incarico che l'ex sindaco di New York non intende ricoprire. "Sono un grande fan del senatore Sessions e il presidente eletto sarà fortunato ad averlo in qualunque posizione", è stato il commento di Miller, interpellato sul futuro incarico del senatore dell'Alabama. "Persone vicine al processo descrivono una serie di caotiche discussioni e sostengono che Trump potrebbe scegliere Mr. Giuliani o Mr. Sessions per guidare il dipartimento della Sicurezza Interna anche se nessuno dei due ha espresso interesse per il lavoro", scrive il New York Times. Mentre la Cnn parla di "lunghi coltelli".