di Fabio Greco @fabiogreco e Giuseppe Santulli
Roma - "Hillary Clinton è dopata?". L'ultima insinuazione del candidato repubblicano nelle presidenziali Usa, Donald Trump, contro la rivale nella corsa alla Casa Bianca arriva sull'onda di sondaggi che lo vedono staccato di sette punti percentuali dalla democratica e sotto pressione per nuove accuse di molestie sessuali. Clinton è data da 'Real Clear Politics' (il sito che aggrega e opera una media di tutti i sondaggi Usa) al 48,1% contro il 41,4% di Trump. Ma l'elezione del presidente degli Stati Uniti, l'8 novembre, è indiretta. Formalmente l'inquilino della Casa Bianca è nominato da 538 grandi elettori espressi dai 50 Stati in proporzione alla popolazione e non alla loro superficie. Vince chi si aggiudica almeno 270 voti. La partita finale si giocherà in tre stati in bilico: Ohio (18 grandi elettori in palio: Clinton +1,6%), Florida (29 grandi elettori, Clinton +2,9%), Carolina del Nord (15 grandi elettori, Clinton +2,9%).
TRUMP VUOLE TEST ANTIDOPING PRIMA DEL PROSSIMO DUELLO TV
Dopo aver perso i primi due duelli tv, Trump ha proposto che sia lui che la rivale siano sottoposti a test antidoping prima dell'ultimo dibattito, in programma il 19 ottobre. "Noi siamo come atleti e gli atleti fanno test antidoping. Io penso che dovremmo fare test contro i farmaci prima dei dibattiti. Perché non si fanno?", si è chiesto, insinuando che forse la rivale democratica si aiuti in qualche modo. "Non so cosa sia successo con lei ma all'inizio dell'ultimo dibattito (9 ottobre, ndr) lei era tutta vivace e scoppiettante. Alla fine era ridotta come se fosse senza forze".
NUOVE ACCUSE DI MOLESTIE
E' intanto spuntata la nona donna che ha accusato il candidato repubblicano di molestie sessuali: Cathy Heller, 63enne, di New York. L'evento risale al 1997 a un pranzo per la festa della mamma. Teatro delle presunte molestie uno dei luoghi preferiti di Trump: la sua villa/club a Mar-a-Lago in Florida dove l'allora costruttore avrebbe tentato ripetutamente di baciare la donna.
TRUMP SI PREPARA A CONTESTARE IL RISULTATO
A 23 giorni dalle presidenziali Trump, come un disco rotto, continua a martellare i suoi simpatizzanti con le stesse accuse lanciate da settimane contro i media "corrotti", che, sostiene, stanno cercando di "alterare" l'esito del voto per far vincere la candidata democratica Hillary Clinton. Il tutto in una sorta di anticipazione della probabile litania di lamentele e denunce con cui Trump non concederà la vittoria alla democratica se la sera dell'8 novembre, al termine dello scrutinio, dovesse uscirne sconfitto. "Hillary sta correndo per la presidenza in quella che sembra un'elezione manipolata dai media corrotti che pubblicano accuse completamente false e palesi bugie (su di me, riferimento alle denunce di molestie, ndr) per farla eleggere presidente". (AGI)