Washington. - Ultima, solo in ordine di tempo, a meno di un mese dalle elezioni presidenziali dell'8 novembre, un'altra donna si è fatta avanti per denunciare di essere stata molestata dall'attuale candidato repubblicano Donald Trump. Come riferisce il Washington Post, che pubblica un video, Kristin Anderson, oggi fotografa 46enne, ha raccontato che nei primi anni 90 fu palpeggiata sotto la gonna dall'allora palazzinaro. Teatro dell'ennesimo episodio di presunte molestie sessuale che, in una sorta di stillicidio stanno uscendo ad ondate ogni giorno che ci si avvicina alla data del voto, un night club di New York. Anderson ha raccontato che si trovava seduta su un divano in un locale affollato di Manhattan e di essersi accorta ad un certo momento che un uomo - rivelatosi essere poi Trump - le aveva infilato le dita sotto la minigonna fino "a toccarle la vagina attraverso le mutandine". Anderson, che all'epoca aveva vent'anni e stava muovendo i primi passi come modella, ha raccontato che, sotto shock, si limitò ad allontanare la mano di Trump e ad alzarsi dal divano di velluto rosso. L'episodio, riferisce il Wp, non è durato "piu' di 30 secondi". Come per tutte le altre denunce di molestie lo staff di Trump si è limitato "a smentire con forza queste false accuse avanzate da qualcuno che cerca solo di farsi pubblicità gratuitamente", ha dichiarato la portavoce del candidato del Gran Old Party (Gop) Hope Hicks. Anderson, che ha chiarito di non sostenere né Trump né la rivale democratica Hillary Clinton, ha spiegato di non aver voluto inizialmente farsi avanti fino a quando non e' stata contattata da una giornalista del Post, informata da una sua amica. A quel punto, seppur riluttante, ha 'vuotato il sacco'. (AGI)