Roma - Hillary Clinton, candidata democratica alla Casa Bianca nelle elezioni dell'8 novembre, è preferita da Pechino rispetto al rivale repubblicano Donald Trump. Non pare solo una preferenza della leadership - che comunque non si è espressa né si esprimerà apertamente - ma risulta avvalorata da un sondaggio del Pew Research Center. Secondo la ricerca, svolta nei giorni scorsi, Hillary raccoglie il 37% dei consensi e il 35% dei contrari, mentre il 28% non ha espresso opinione; Trump attrae solo il 22% dei consensi, col 40% di contrari e il 39% di astenuti. Eppure, rileva oggi il quotidiano hongkonghese South China Morning Post, l'opinione diffusa sul web appare ben diversa dal campionamento del Pew Research Center. Quando, ad aprile scorso, la Clinton annunciò la decisione di correre per le presidenziali, "la risposta degli internauti cinesi fu dura e immediata, con uno dei piu' popolari commenti, sul notiziario web dell'emittente statale China Central Television, che la chiamava 'vecchia strega', mentre secondo un altro lei avrebbe scatenato la terza guerra mondiale". Gia' nel 2013, quando Hillary termino' i quattro anni del suo mandato di segretario di Stato, la testata nazionalista "Global Times" le dedico' uno speciale in cui la definiva "la politica americana piu' odiata fra gli internauti cinesi".
Hillary, con la Cina 21 anni in agrodolce
"Gli analisti attribuiscono - rileva il South China Morning Post - l'animosità verso la Clinton alla sua immagine di 'iron lady', alle dure posizioni sulle questioni relative alla Cina nel corso degli anni e ai dubbi di Pechino che lei sia stata la mente occulta delle Primavere Arabe che agitarono il Nord Africa e il Medio Oriente quando era segretario di Stato". "La Clinton e' verosimilmente piu' dura nei confronti della Cina rispetto al rivale repubblicano Trump", afferma Miles Yu, docente di Storia diplomatica all'Us Naval Academy di Annapolis nel Maryland. Tuttavia, secondo gli analisti, i leader cinesi la preferirebbero alla Casa Bianca perche' l'"imprevedibilita'" di Donald Trump appare piu' rischiosa della "prevedibilità" - benché spesso ostile - di Hillary. Per Zhiqun Zhu, docente di politica e relazioni internazionali alla Bucknell University di Lewisburg, in Pennsylvania, la lunga storia dei rapporti fra la Clinton e la Cina e la sua robusta esperienza diplomatica sono qualita' preferibili rispetto a un Trump: "La Clinton ha oltre venti anni di esperienza nell'interazione con tre generezioni di leader cinesi, dall'ex presidente Jiang Zemin a Hu Jintao a Xi Jinping". Tra i presidenti americani, se lei lo diventera', soltanto George H. W. Bush potrebbe vantare una storia piu' lunga nelle relazioni con la Repubblica Popolare Cinese, dove lavoro' anche come capo dell'ufficio diplomatico per quattordici mesi fino al 1976. Washington ancora non aveva aperto l'ambasciata a Pechino perche' riconosceva come "Cina" soltanto Taivan. (AGI)