Roma - A un mese dal voto per la Casa Bianca, Barack Obama, in una lettera al suo successore, pubblicata integralmente da Repubblica, traccia le priorità per il futuro.
LE PAROLE DI LINCOLN
"Il mio successore - esordisce - ricordi le parole di Lincoln in difesa dei più umili". è vero che in America si è diffuso un certo livello di preoccupazione riguardo alle dinamiche della globalizzazione, dell'immigrazione, della tecnologia e persino del cambiamento in sè. Questo scontento è in gran parte frutto di timori che non sono essenzialmente economici. Le opinioni anti-immigrati, anti-messicani, anti-musulmani riecheggiano derive 'nativiste'. Parte dello scontento si fonda su preoccupazioni legittime circa le dinamiche economiche a lungo termine. Ma in questo comprensibile stato di frustrazione, in gran parte alimentata da politici che in realtà peggiorerebbero la situazione invece di migliorarla, è importante ricordare che il capitalismo è stato il massimo vettore di prosperità e opportunità mai sperimentato al mondo".
ECONOMIA FORTE AL SERVIZIO DEL BENE
"Sostanzialmente il capitalismo forgiato da pochi e irresponsabile nei confronti dei più costituisce una minaccia per tutti. Pur andando fiero di ciò che la mia amministrazione ha realizzato in questi otto anni, sono sempre stato consapevole che il perfezionamento della nostra unione richiede tempi ben più lunghi. Per ricostruire appieno la fiducia in un'economia in cui gli americani che lavorano sodo possono far strada occorre far fronte a quattro grandi sfide strutturali: rilanciare la produttività, contrastare l'aumento delle disuguaglianze, garantire che chiunque lo desideri trovi un lavoro e costruire un'economia resiliente, pronta alla crescita futura".
TTIP: RECUPERARE IL DINAMISMO INTERNAZIONALE
"L'aumento della produttività e dei salari dipende anche dalla creazione di una corsa globale all'eccellenza nelle regole dei commerci internazionali. Continuerò ad esercitare pressioni affinchè il Congresso approvi il trattato di libero scambio nel Pacifico (TPP) e sigli il trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti (TTIP) con l'Unione Europea".
PIU' SOLDI PER I POVERI E LE CLASSI MEDIE
"Bisognerà varare misure ancora piu' drastiche per invertire la tendenza all'aumento della disuguaglianza. Anche aumentare il salario minimo federale, rafforzare il credito di imposta sui redditi da lavoro per i lavoratori senza figli a carico, limitare gli sgravi fiscali per le famiglie ad alto reddito, impedire alle università di imporre rette eccessivamente alte che tagliano fuori studenti capaci e garantire che uomini e donne ricevano lo stesso compenso aiuterebbero a muoverci nella giusta direzione".
WELFARE A GARANZIA DI TUTTI
"Ci sono molti modi per trattenere un maggior numero di americani all'interno del mercato del lavoro quando la fortuna gli volta le spalle. Per citarne alcuni: fornire un'assicurazione salariale per quei lavoratori che non riescono a trovare un nuovo lavoro pagato quanto quello vecchio; garantire modelli di formazione lavorativa di comprovata efficacia e assistenza per trovare lavoro; estendere i sussidi di disoccupazione a un maggior numero di lavoratori; garantire giorni di permesso e malattia retribuiti e potenziare l'offerta di servizi di alta qualità per l'infanzia, per fornire piu' flessibilità a dipendenti e datori di lavoro; anche le riforme del sistema penale e i miglioramenti delle misure per il reinserimento nella forza lavoro, che hanno ricevuto un sostegno bipartisan, migliorerebbero la partecipazione, se venissero approvate".
FONDAMENTA PIU' SOLIDE CONTRO GLI SHOCK
"La crisi finanziaria ha dolorosamente messo in evidenza la necessità di un'economia piu' solida, in grado di crescere in modo sostenibile senza depredare il futuro a vantaggio del presente. Dovrebbe ormai essere chiaro a tutti che un libero mercato prospera solo quando ci sono regole che tutelano dal rischio di collasso del sistema e garantiscono una concorrenza equa. L'America dovrebbe anche fare di piu' per prepararsi agli shock negativi prima che avvengano. Con i bassi tassi di interesse attuali, la politica di bilancio dovrebbe giocare un ruolo piu' importante per contrastare le recessioni future: l'onere di stabilizzare la nostra economia non dev'essere scaricato interamente sulle spalle della politica monetaria. Il mio augurio è che chi verrà dopo di me non debba combattere per far passare misure di emergenza in periodi di necessità: gli strumenti di supporto per le famiglie piu' colpite e per l'economia, come i sussidi di disoccupazione, dovrebbero aumentare in modo automatico".
RIDURRE LE EMISSIONI DI CO2
"Per garantire una crescita economica sostenibile sarà necessario affrontare il problema dei cambiamenti climatici".
UNA SPERANZA PER IL FUTURO: CRESCITA CONDIVISA"Sta a noi scrivere un futuro nuovo. Dovrà essere un futuro di crescita economica non solo sostenibile, ma condivisa. Per riuscirvi, l'America dovrà continuare a impegnarsi per lavorare insieme a tutte le altre nazioni e costruire economie piu' solide e prospere per tutti i nostri cittadini nelle generazioni a venire". (AGI)