Washington - E' dal 1978, tre anni dopo il matrimonio con Hillary, che Bill Clinton e' inseguito da sospetti di infedelta' e accuse di molestie sessuali, un fardello che, se non ha compromesso il suo matrimonio, ha pesato sulla sua carriera politica. Lo scandalo che ha rischiato di travolgere la sua presidenza esponendolo al ludibrio planetario si consumo' nel 1995 all'interno della Sala Ovale della Casa Bianca, con gli incontri erotici con la stagista Monica Lewinsky, allora 22enne, protattisi fino ai primi mesi del 1996.
I giochi proibiti, di cui sono emersi piccanti dettagli come i rapporti orali, l'uso dei sigari e gli abiti macchiati conservati da una madre previdente, divenne pubblica solo nel 1998 quando scoppio' il caso Paula Jones, la giornalista che accuso' Clinton di molestie sessuali risalenti al 1991, nel periodo in cui era governatore dell'Arkansas. I dettagli del tradimento furono confidati dalla stessa Monica Lewinsky all'amica e collega Linda Tripp che in quel periodo lavorava con lei al Pentagono e registrò il suo racconto. E fu proprio la Tripp nel 1998 a consegnare i nastri delle telefonate con Monica al giudice Kenneth Starr che stava indagando sui comportamenti del presidente.
Clinton fu sottoposto ad un lungo procedimento giudiziario che influenzo' pesantemente il suo secondo mandato. L'accusa di falsa testimonianza arrivo' dopo che Clinton, durante il processo su Paula Jones, aveva negato di avere mai avuto rapporti sessuali con Monica Lewinsky. Solo in seguito testimonio' di fronte al grand jury e ammise di aver avuto una relazione con la stagista. L'allora presidente fu sfiduciato dalla Camera dei Rappresentanti per aver mentito sulla relazione. I Repubblicani avviarono la procedura di impeachment che si risolse con l'assoluzione del Senato nel febbraio 1999.
La scappatella piu' famosa della storia moderna sarebbe peraltro solo uno dei tanti rapporti extraconiugali dell'ex presidente degli Stati Uniti.
Lui ufficialmente ne ha ammesso solo un altro, quello con la modella e attrice Gennifer Flowers, che nel 1992 aveva rischiato di farne deragliare la prima candidatura alla Casa Bianca rivelando di avere una relazione con Clinton che durava ininterottamente dal 1980. Pochi mesi fa la Flowers in un'intervista ha accusato Hillary di aver sempre consentito al marito di andare dietro alle donne e ha prennunciato un libro in autunno con nuove rivelazioni. Il 1998 fu sicuramente l'anno piu' difficile per l'ex presidente e per la moglie Hillary, con un'offensiva di denunce e guai assortiti.
Le accuse di molestie sessuali da parte di Paula Jones gli costarono, dopo un accordo giudiziale, circa 850mila dollari. Sempre nel 1998 fu la volta di Kathleen Willey e Juanita Broaddrick, che sono anche le protagoniste del video che Donald Trump ha postato sul suo profilo Instagram per attaccare Hillary Clinton, sua antagonista per la Casa Bianca. Kathleen Willey, ex volontaria della Casa Bianca, sostenne che Clinton l'avesse baciata, palpandole il seno e portandole la mano sui propri genitali durante una riunione nella Sala Ovale nel novembre 1993. Juanita Broaddrick, amministratrice di una casa di cura dell'Arkansas, dichiaro' invece di essere stata stata stuprata nel 1978 dopo che aveva acccettato di riceverlo nella sua camera d'albergo. Le affermazioni della Broaddrick furono considerate contraddittorie e inattendibili, e non si arrivo' mai al processo. Seguirono le dichiarazioni dell'attrice Elizabeth Gracen che inizialmente sostenne di aver passato una notte con Clinton nel 1982, ma poi ritratto' la sua testimonianza. (AGI)