Houston - Bernie Sanders vince i caucus democratici di Kansas e Nebraska mentre Hillary Clinton prevale in Lousiana. Ma il due a uno per il senatore del Vermont al "Super Saturday" non intacca la volata di Hillary verso la nomination, così come resta intatto il predominio di Donald Trump in campo repubblicano. Ted Cruz ha conquistato Kansas e Maine, sfoggiando il suo appeal tra gli elettori conservatori e confermando di essere l'unica alternativa fattibile al tycoon newyorchese, arrivato primo in Louisiana e Kentucky. "Voglio una sfida a due con Ted...per Marco Rubio è arrivato il momento di lasciare", ha sentenziato il magnate del Real Estate, sottolineando la totale disfatta del senatore della Florida, che "ha passato una serata davvero brutta", arrivando sempre terzo e perfino quarto in Maine, dopo John Kasich. In Kansas, dove l'affluenza Gop alle urne è raddoppiata rispetto al 2012, Cruz ha vinto con il 48% mentre Trump si è fermato al 23%, seguito da Rubio con il 17% e John Kasich con l'11%. In Maine, Cruz ha battuto Trump di 13 punti.
"Sarebbe un disastro se fosse Trump la nostra nomination...la gente ha capito di voler stare con il più forte conservatore in gara. Continuiamo ad accumilaere delegati ma fino a quando il campo rimarrà diviso ciò sarà un vantaggio per Trump", ha avvertito il senatore del Texas mentre il miliardario ha scherzato sulla "vicinanza del Maine al Canada", dove Cruz è nato. "La posta diventa sempre più alta. Invece di costruire muri dobbiamo abbattere barriere. La diversità è la nostra forza non la nostra debolezza", ha rimarcato Hillary Clinton che non ha perso uno stato del Sud, grazie al supporto degli elettori afro-americani. Il suo bottino fino a questo momento è stimato in 1.121 delegati contro i 474 di Sanders e rispetto ai 2.383 necessari per aggiudicarsi la nomination e correre verso la Casa Bianca. Eppure Sanders ha reclamato il trionfo, sebbene soprattutto morale. "Lo slancio è dalla nostra parte: abbiamo un sentiero verso la vittoria. La nostra campagna è appena iniziata e andiamo dritti verso la Convention democratica di Filadelfia", ha detto il senatore del Vermont, parlando ai supporter in Michigan dove questa sera dibatterà con Hillary a Flint, la città al centro dello scandalo per le acque tossiche. "Ritengo che se abbiamo il coraggio di guardare in faccia i nostri problemi, senza nasconderli, allora possiamo affrontarli", ha osservato Sanders proiettandosi già sulle primarie del Michigan. Trump, che si è definito il candidato "più presidenziale della storia insieme all'onesto Abramo Lincoln", si è appellato ai conservatori e all'establishmente del partito affinché non mettano in campo un candidato contro di lui assicurando di aver in mente una nomina, per la Corte Supera, che li renderebbe "molto felici". (AGI)