Houston - Ted Cruz è in testa ai sondaggi per la prima volta a livello nazionale davanti a Donald Trump. L'ultima rilevazione di Nbc News/Wall Street Journal indica un consenso pari al 28% tra i repubblicani per il senatore texano mentre Trump è al 26%.
"Essere in testa è fantastico. Stiamo ricostruendo quella coalizione di elettori come ai tempi di Reagan", ha commentato Cruz durante il dibattito organizzato da Cnn nella Carolina del Sud.
"Vinciamo non solo tra i conservatori ma anche tra gli evangelici, tra i giovani e tra i democratici reaganiani", ha esultato Cruz sebbene il vantaggio sia di misura.
Ma Trump non ci sta e accusa il Wall Street Journal di essere di parte. "Non mi posiziono mai bene nei sondaggi del Wall Street Journal. Penso di non piacere a qualcuno al Wsj e non ottengo mai buoni risultati nei suoi sondaggi", ha attaccato il magnate newyorchese durante un incontro elettorale tramesso dalla Msnbc. "Loro prendono questi piccoli campioni che non so bene cosa rappresentino", ha rincarato Trump. Al terzo posto risulta il senatore della Florida Marco Rubio con il 17% dei consensi, seguito dal governatore dell'Ohio John Kasich con l'11%, da Ben Carson con il 10% e da Jeb Bush con il 4%. Il sondaggo indica una netta inversione di tendenza rispetto ad un mese fa quando Trump registrava un vantaggio di 13 punti su Cruz, al 33% contro il 20% del rivale.
Il magnate del Real Estate resta comunque il favorito nella Carolina del Sud e in Nevada, teatro delle prossime primarie Gop. Secondo le ultime rilevazioni Cnn/Orc, Trump è in pole position nella Carolina del Sud con il 38% dei consensi contro il 22% di Cruz mentre in Nevada è in vantaggio con il 45% contro il 19% di Rubio. Tra i democratici, in Nevada è testa a testa tra Hillary Clinton e Bernie Sanders (rispettivamentne al 48% e al 47% in base a Cnn/Orc) mentre nella Carolina del Sud il vantaggio dell'ex segretario di Stato è più accentuato con il 56% dei consensi contro il 38% di Sanders.
Secondo un'altra indagine diffusa ieri da Nbc/Wall Street Journal, gli elettori appaiono spaccati sul dopo Antonin Scalia, il giudice della Corte Suprema Usa morto inaspettatamente. Il 43% degli aventi diritto al voto ritiene che debba sostituito quest'anno e pertanto che sia Barack Obama ad indicare il nome del successore mentre il 42% ritiene che la scelta spetti al prossimo presidente. La maggioranza dei repubblicani si oppone al voto del Senato sul sostituto di Scalia entro l'anno, i democratici sono per il voto subito mentre gli indipendenti sono spaccati con il 43% a favore e il 42% contrario. Fuori dal coro, rispetto alla maggioranza Gop, la posizione dell'aspirante inquilino della Casa Bianca Ben Carson. "Se fossi presidente all'ultimo anno di mandato - ha detto Carson durante il dibattito di Cnn - probabilmente nominerei la persona che deve rimpiazzare il giudice Scalia alla Corte Suprema". (AGI)