Teheran - L'Italia potrebbe incrementare di altri 2 miliardi di dollari le esportazioni in Iran fino al 2020. Lo ha ricordato, in occasione del primo Summit Italia-Iran a Teheran, uno dei direttori del think thank European House-Ambrosetti, Valerio De Molli, il quale ha anche sottolineato che la struttura economica dei due Paesi è simile per via della grande presenza di piccole e medie imprese. "L'Italia ha qualcosa come 400mila pmi che sono pari a quelle della Francia e della Germania messe insieme", ha detto De Molli.
L'esperto italiano ha ricordato che in questo momento l'economia iraniana corre al ritmo del 4% e che, secondo le stime, potrebbe raggiungere l'8%. "Da qui al 2022 - ha spiegato ancora - l'Iran dovrebbe riuscire a raggiungere la quota di 30-50 miliardi di dollari di investimenti stranieri annui". Secondo De Molli, le esportazioni dell'Iran in Italia potrebbero aumentare invece di altri 5,6 miliardi di dollari da qui al 2020 "e non solo nel settore petrolifero", ha sottolineato. Come dimostrazione della grande volontà, da parte dell'Italia, di incentivare gli scambi con l'Iran, De Molli ha citato le garanzie offerte da SACE per un valore di 4,8 miliardi di euro per gli investimenti in Iran. Tra gli altri dati interessanti presentati da De Molli nel corso del Summit Italia-Iran organizzato a Teheran da The European House-Ambrosetti, la possibilità di investire per un valore di 10 miliardi di dollari nelle fonti di energia rinnovabili.
Viceministro Esteri Teheran, Italia nostra amica in Europa
(AGI)