Perché in Romania ci sono le maggiori proteste dai tempi di Ceausescu
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Perché in Romania ci sono le maggiori proteste dai tempi di Ceausescu
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  Proteste in Romania (Afp)
  Proteste in Romania (Afp)
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Le proteste del 2012 e la caduta del governo Boc

La ‘Tangentopoli’ rumena

A far riesplodere le manifestazioni sono le modifiche al codice penale che vengono approvate dalla Camera nel dicembre 2013 senza dibattito parlamentare. Il testo prevede che senatori, deputati, avvocati e lo stesso presidente non possono più essere considerati “pubblici ufficiali” e che quindi non possono essere imputati per reati quali l’abuso d’ufficio, la corruzione e il conflitto di interesse. La Corte Costituzionale e le istituzioni europee protestano duramente. Iniziano a girare disegni di legge che limiterebbero il potere di indagine della magistratura. I giudici non possono che reagire intensificando l’attività investigativa. A fine 2014 saranno oltre mille gli indagati eccellenti finiti nel mirino del pool nazionale anticorruzione. Mentre nuovi fascicoli vengono aperti, altri si chiudono con sentenze definitive. Tra i condannati più illustri tre ex ministri e l’ex premier Adrian Nastase, in carica dal 2001 al 2004. Nel frattempo il Parlamento tenta, invano, di approvare un’amnistia.

Anche il nuovo premier finisce sotto inchiesta

"A rischio la posizione di Bucarest nella Ue e nella Nato"
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