Bruxelles - Il rilancio dell'integrazione europea della difesa e' fondamentale per garantire la continuita' dei rapporti tra Europa e Stati Uniti. L'Ue dovra' quindi guardare meno a Washington, e questo e' il momento migliore per farlo. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, aprendo i lavori della riunione dei ministri degli Esteri degli Stati membri. Donald Trump, presidente eletto degli Stati Uniti, ha detto di non volersi far carico della difesa dell'Europa e che senza un impegno dei partner transatlantici potrebbe riconsiderare il ruolo del suo Paese all'interno dell'alleanza atlantica. Non a caso Stoltenberg nel presentare l'agenda dei lavori ha affermato che "al centro della riunione c'e' la questione delle relazioni transatlantiche". Stati Uniti ed Europa: occorre ridefinire i rapporti, e secondo Stoltenberg "per rafforzarli dobbiamo rafforzare la cooperazione tra Nato e Unione europea". Con l'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell'Ue, Federica Mogherini, si parlera' proprio di questo. Nello specifico si cerchera' di "tradurre in pratica" la proposta di cooperazione via terra, via mare e per quanto riguarda il cyberspazio. Trump ha spronato l'Europa, che adesso intende accelerare il processo di costruzione di difesa comune. "Dobbiamo sfruttare il momento adesso che se ne presente l'occasione", ha sottolineato Stoltenberg. "Ritengo che la cooperazione Ue-Nato sia qualcosa di importante soprattutto adesso che Ue parla di rafforzamento di difesa comune". Ben venga la disponibilita' del presidente russo Vladimir Putin a collaborare con il prossimo presidente statunitense Donald Trump, ma la Nato vuole fatti, azioni visibili e concrete che dimostrino la buona fede della Russia a cooperare per la stabilita' e la sicurezza globale. L'alleanza atlantica, finche' non ricevere segnali inequivocabili in tal senso, manterra' l'approccio duale di dialogo e decisione nei confronti di Mosca. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, aprendo i lavori della riunione dei ministri degli Esteri degli Stati membri. "Accolgo con favore ogni abbassamento dei toni. Una retorica meno aggressiva e' un passo avanti per il dialogo, ma se le parole contano, ancora di piu' contano i fatti. Vedremo cosa faranno i russi" all'atto pratico, a cominciare dalla Siria, dove la repubblica russa gioca un ruolo cruciale per la soluzione del conflitto. "Non vogliamo una nuova guerra fredda" con la Russia, ma finche' le relazioni non torneranno normali la Nato - ha ribadito Stoltenberg - continuera' con il suo duplice approccio" nei confronti di Mosca. Vuol dire "risolutezza e difesa da una parte, e mantenimento del canale del dialogo dall'altra". Stoltenberg ha insistito sulla necessita' di tenere aperta la via della diplomazia. "Crediamo che soprattutto quando le tensioni aumentano avere dialogo e' importante".