Londra - Gli occhi dell'Europa sono puntati su Berlino dove questo pomeriggio si incontrano la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese Francois Hollande, il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e quello del Consiglio europeo, Donald Tusk, per fare il punto sulle iniziative per far ripartire l'Ue dopo la crisi aperta dalla Brexit. Il vertice tedesco arriva dopo la cena di sabato sera all'Eliseo tra Hollande e Renzi e alla vigilia del Consiglio europeo di domani e mercoledì a Bruxelles. Renzi ha avuto questa mattina un colloquio telefonico con il segretario di Stato americano John Kerry in cui si è parlato anche di Brexit.
Intanto la Gran Bretagna si dice "pronta ad affrontare qualunque cosa il futuro serbi per noi", come ha affermato il cancelliere dello Scacchiere, George Osborne. A proposito del futuro delle relazioni commerciali con gli altri Paesi europei dopo voto il ministro delle Finanze di Londra ha affermato: "Sono del tutto concentrato sul portare stabilità e certezza; partiamo da una posizione di forza guadagnata duramente".
Economia britannica forte e competitiva - Per il ministro l'economia britannica "e' forte nei suoi fondamentali: siamo altamente competitivi e siamo aperti agli affari". "In seguito alla decisione di giovedi', alcune aziende stanno continuando a sospendere le loro decisioni su investimenti e assunzioni", ha affermato Osborne "come dissi prima del referendum, ci sarà un impatto sull'economia e le finanze pubbliche e sarà necessario agire per affrontarlo. Nessuno dubiti della nostra determinazione a mantenere la stabilità fiscale che abbiamo garantito a questo paese".
Una impresa su cinque valuta di lasciare la Gran Bretagna
Articolo 50 scatterà quando tutto sarà chiaro - Londra - ha poi aggiunto il ministro - dovrà far scattare l'articolo 50, relativo all'uscita dall'Unione Europea, solo quando avrà una "percezione chiara" dei futuri rapporti con gli Stati membri. "Solo il Regno Unito puo' far scattare l'articolo 50", ha dichiarato il Cancelliere dello Scacchiere, "a mio giudizio dovremmo farlo solo quando ci sarà una chiara percezione di quali nuovi accordi stringeremo con i nostri vicini europei. Il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker aveva invitato Londra ad abbandonare il blocco il prima possibile.
Non voltiamo le spalle all'Ue - "Non voglio che la Gran Bretagna volti le spalle all'Europa o al resto del mondo" ha assicurato Osborne. "Dobbiamo portare unità di spirito e di intenti e condannare l'odio e la divisione dove li vediamo". La Gran Bretagna e' un Paese aperto e tollerante e combattero' con tutte le mie forze perche' resti tale". Nei suoi primi commenti dopo il referendum sull'uscita del Regno Unito, il ministro dell'Economia britannico George Osborne parla già da premier. E lancia il guanto di sfida a Boris Johnson per la corsa alla guida dei 'tories': "Oggi sono del tutto concentrato sul mio compito come Cancelliere dello Scacchiere di portare stabilità e rassicurazione. Ci sono state domande sul futuro del Partito Conservatore e affrontero' il mio ruolo in cio' nelle prossime settimane". "Il popolo britannico ci ha dato delle istruzioni, c'e' molto da fare per farlo funzionare", ha proseguito Osborne, "partiamo da una posizione di forza guadagnata duramente e, qualunque siano le indubbie sfide davanti, io e i miei colleghi siamo determinati a fare il meglio per la Gran Bretagna". (AGI)