Con il via libera del Bundestag, la Germania si appresta a diventare il quattordicesimo Paese europeo a riconoscere i matrimoni omosessuali. L'esempio dell'Olanda, che fu la prima ad aprire alle nozze gay nel 2001, era già stato seguito da Belgio, Spagna, Norvegia, Svezia, Portogallo, Islanda, Danimarca, Francia, Regno Unito (con l'eccezione dell'Irlanda del Nord), Lussemburgo, Irlanda (a seguito di un referendum) e Finlandia.
Al di fuori dell'Europa, le nozze gay sono legali dal giugno 2005 in Canada, dove sono ammesse anche le adozioni, e dal 2016 in tutti gli Stati Uniti, a seguito di una sentenza della Corte suprema del giugno 2015. In America Latina sono legali in Argentina, dal luglio 2010, Uruguay, Brasile e, dal 2016, anche in Colombia.
Unioni civili legali in altri dieci Paesi
In Europa ci sono Paesi che hanno aperto alle unioni civili tra persone dello stesso sesso come la Danimarca (dal 1989), l'Ungheria, la Repubblica Ceca, l'Austria, la Croazia, la Grecia, Cipro, Malta, la Svizzera e, dal 2016, anche l'Italia. L'Estonia è stato il primo Paese dell'ex blocco sovietico a legalizzare l'unione civile ma nella maggior parte dei Paesi dell'Europa orientale le unioni gay restano un tabù. Nel dicembre del 2015 la Slovenia ha bocciato in un referendum i matrimoni gay.
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Una quindicina di Paesi dell'Europa occidentale consentono alle coppie dello stesso sesso di adottare bambini, sia nell'ambito del matrimonio che delle unioni civili: Belgio, Regno Unito, Danimarca, Francia, Olanda (dal 2001), Spagna e Svezia. Finlandia, Germania e Slovenia permettono agli omosessuali di adottare i figli dei loro partner.