"Desidero esprimere la mia gratitudine a tutti gli amici e lettori italiani - troppi per riuscire a farlo individualmente - per l'ondata di solidarietà, affetto e amicizia che si è riversata su di me e su mia flglia Sveva da domenica 23 Aprile 2017, giorno in cui fui seriamente ferita in un'imboscata organizzata da una milizia armata, nella Conservancy di Ol Ari Nyiro, Kenya, dove vivo da oltre 40 anni e a cui ho dedicato la mia vita".
Più determinata nella lotta
Cosi' l'attivista di origine trevigiana Kuki Gallmann ha ringraziato con una lettera, la prima da quando è stata colpita dall'attentato. "Le ferite sostenute nella sparatoria, guariranno, spero, col tempo: le memorie, mai - afferma la scrittrice ambientalista -. Vorrei però rassicurarvi che il mio spirito e la mia determinazione a continuare la lotta in cui credo rimangono intatti e persino rinvigororiti da questa ennesima prova.
L'attacco ultimo di una serie di persecuzioni
"L'attacco - prosegue la lettera - è l'ultimo, violento episodio di una lunga serie di persecuzioni, di minacce e di incendi dolosi che si sono susseguiti negli anni, da quando ho preso la decisione di dedicare l'oasi di Ol Ari Nyiro esclusivamente alla conservazione ambientale , impegnandomi attivamente e in prima linea nella lotta contro il bracconaggio, contro il commercio illegale di specie protette e di avorio, contro i potenti cartelli che finanziano e organizzano queste devastanti attività illegali".
Riprenderò presto il lavoro
"Sono determinata a riprendere velocemente le mie forze per continuare il mio lavoro tramite la Gallmann Memorial Foundation. Lavoro che non si limita alla protezione attiva dell'ambiente, alla ricerca, alla riforestazione, all'etnobotanica e alla protezione della biodiversità, ma si estende da sempre alle communità locali che circondano l'oasi di Ol Ari Nyiro, sostenendole con progetti di educazione e di salute pubblica, coinvolgendole nelle attività anti-bracconaggio ed aiutandole nelle emergenze, come abbiamo potuto fare durante l'ultima, grave siccità che ha colpito il Kenya. Anche la nostra iniziativa annuale di dialogo e sostegno alla pace e alla convivenza pacifica tra tribù locali, 'Laikipia Highland Games/ Sports for Peace', dedicata a mio figlio Emanuele, continuerà. E quando sarà possibile, ricominceremo a ricostruire".