Dalla minaccia nucleare al ramoscello d'ulivo, l'altalena di Trump e Kim
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Dalla minaccia nucleare al ramoscello d'ulivo, l'altalena di Trump e Kim
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Le tappe del 'conflitto' diplomatico

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  • I test nucleari di Pyongyang - la Corea del Nord sta da tempo mostrando i muscoli, minacciando guerre nucleari e facendo test missilistici allo scopo di mostrare (soprattutto alla Corea del Sud e al Giappone) di essere percolosa e, quindi, politicamente 'rilevante'. Con l'arrivo di Trump gli Usa hanno deciso di rispondere in maniera aggressiva al cruento e giovane dittatore (pare che abbia eliminato tutti gli avversari spesso in maniera barbara).
  • 12 aprile - La flotta Usa verso la Corea del Nord - il presidente Usa annuncia che "una potente armada" guidata dalla portaerei Vinson sta procedendo a tutta forza verso la penisola coreana. In realtà si trovava a 5.600 km di distanza, nelle acque australiane per un'altra esercitazione, ma il messaggio era stato mandato.
  • I toni dello scontro si riscaldano - lo scontro diplomatico sale e la Corea del Nord parla a più riprese di guerra nucleare imminente. E da parte Usa la risposta non è stata meno aggressiva: "Tutte le opzioni" per rispondere alla Corea del Nord "devono restare sul tavolo", afferma il segretario di Stato Usa Rex Tillerson parlando al Consiglio di sicurezza dell'Onu.
  • 29 aprile - La flotta Usa nel Mar del Giappone - la portaerei Vinzon, che trasporta 90 aerei da guerra e di solito è scortata da un sottomarino d'attacco, arriva nel "Mar del Giappone", le acque orientali della penisola coreana e inizia manovre aereo-navali con le forze di Seul. Il tutto a poche ore dall'ennesimo fallito lancio di un missile balistico a medio raggio (KN-17, versione modificata di uno Scud russo) da parte di Pyongyang, esploso in aria dopo pochi minuti.
    Lo scopo dell'esercitazione era proprio quello di verificare le capacità alleate (Usa, Corea del Sud e Giappone) di individuare, intercettare e abbattere un missile balistico nemico, ha spiegato un portavoce di Seul senza fornire elementi sulla durata dell'esercitazione. Le manovre prevedono il lancio di missili ed esercitazioni a fuoco delle artiglierie di bordo e manovre anti-sommergibile
  • 29 aprile - Trump festeggia 100 giorni di presidenza - la Corea del Nord non si lascia sfuggire l'occasione per l'ennesima provocazione. Subito dopo le dure parole del presidente degli Stati Uniti, che in un'intervista rilasciata alla Reuteurs annuncia "la possibilità di un grande, grande conflitto”, il regime di Pyongyang lancia un nuovo missile balistico. Un altro flop, ma Pyongyang accusa le navi della marina sud-coreana si erano introdotte in più occasioni nelle acque territoriali nord-coreane "creando il pericolo di un conflitto militare".
  • 30 aprile - Dichiarazione a sorpresa di Trump - In un'intervista televisiva il presidente Usa dichiara: "Non so se sia matto oppure no, ma è uno che ha a che fare con gente veramente tosta, a cominciare dai suoi generali e a 27 anni gli è riuscito di prendersi il potere".
  • 1 maggio - Trump pronto a incontrare Kim - il presidente degli Stati Uniti dice di non escludere l'ipotesi di un incontro con il leader coreano Kim Jong-Un, e ne sarebbe "onorato". Dopo settimane di duro confronto a distanza con Kim, Trump precisa in una intervista alla Bloomberg che "se incontrarlo fosse la cosa giusta da fare da parte mia, lo farei senza indugio. E ne sarei onorato".
  • La correzione del portavoce della Casa Bianca - a poche ore dalle parole di Trump, il portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer, precisa che "le condizioni sono molte. Deve sicuramente venir meno l'atteggiamento provocatorio della Corea del Nord e chiaramente in questo momento non ci sono le condizioni".
  • 2 maggio - La nuova escalation - Pyongyang accusa gli Stati Uniti di portare la penisola coreana "sull'orlo della guerra nucleare" dopo il sorvolo dello spazio aereo della penisola coreana da parte di due bombardieri strategici in nel corso di esercitazioni con l'aeronautica sud-coreana e giapponese. Per l'agenzia di stampa nord-coreana Kcna (Korean Central News Agency), l'esercitazione condotta dai due B-1B statunitensi è stata una "provocazione militare sconsiderata" che "porta la situazione nella penisola piu' vicina all'orlo della guerra nucleare".
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