Il raid Usa contro una base militare dell'esercito siriano ha solo fatto salire in maniera inaspettata le tensioni tra la Casa Bianca e un Cremlino che sperava di trovare in Donald Trump un interlocutore maggiore collaborazione sullo scacchiere siriano. Con i governi della vecchia Europa che (con qualche distinguo) hanno applaudito unanimi all'iniziativa bellica di un presidente fino al giorno prima guardato con diffidenza, se non con ostilità, il difficile ruolo di primo leader occidentale a incontrare Vladimir Putin dopo questa imprevedibile svolta diplomatica è il nostro capo dello Stato, Sergio Mattarella, atteso a Mosca dal 10 al 13 aprile, una visita ufficiale che andrà a coincidere con il delicatissimo incontro di mercoledì tra il segretario di Stato americano, Rex Tillerson, e il suo omologo russo, Serghei Lavrov.
Si prevede che il presidente della Repubblica, nel suo colloquio con Putin, confermi la linea di "dialogo nella fermezza" che l'Italia ha inaugurato dopo che l'Unione Europea ha imposto le sanzioni contro la Russia nel 2014, ma risentirà ovviamente del clima di questi giorni, reso ancor più delicato dall'attacco Usa in Siria, Paese alleato di Putin. Pur rispettando le sanzioni, dunque, l'Italia non rinuncia a cercare di coinvolgere la Russia in un dialogo su diversi fronti, dalla lotta al terrorismo alla Libia.
Il lavoro di mediazione dell'Italia
A fronte di un rapporto bilaterale positivo, l'Italia si attende dunque una implementazione degli accordi di Minsk sull'Ucraina. Nell'area mediterranea e mediorientale la Russia sta agendo da attore protagonista, l'Italia, partner Nato, ne prende atto ma soprattutto continua a sollecitare da parte russa una posizione che aiuti nella costruzione della pace in uno scenario sempre più preoccupante. Al centro del colloquio con il presidente russo, oltre alla crisi siriana, ci sarà anche la situazione libica, dove il nostro Paese lavora a una stabilizzazione.
La visita ufficiale, durante la quale sarà il sottosegretario agli Esteri Enzo Amendola ad accompagnare il Presidente, non avrà un coté economico, nonostante l'Italia sia il quarto partner commerciale della Russia e nella federazione lavorino 500 aziende italiane. Si tratta della restituzione della visita tenuta da Putin nel 2015, che è stata preceduta da quella del ministro degli Esteri Angelino Alfano e che sarà seguita da quella del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni alcune settimane prima del G7. Dato il contesto internazionale, ovviamente, nessuno si attende che il formato del G7 torni al formato G8. L'intento dell'Italia è quello di proseguire nella sua opera diplomatica a largo spettro convinta che si debba puntare sul dialogo e sul negoziato, anche partendo da punti di vista differenti, poiché é proprio giungendo a un negoziato che si evitano quelli che alcuni chiamano metaforicamente "effetti collaterali".
Il programma della visita
Il capo dello Stato martedì, dopo un saluto al personale dell'Ambasciata e delle altre Istituzioni italiane e a una rappresentanza della Collettività italiana, sarà ricevuto alle 11 dal Primo Ministro, Dmitrij Medvedev. Alle 13 al Cremlino si terrà un colloquio con il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin a cui seguirà una Colazione Ufficiale offerta dal presidente e dichiarazioni alla stampa dei due Capi di Stato. Nel pomeriggio Mattarella visiterà nella Cittadella del Cremlino il Palazzo dell'Armeria e la Cattedrale della Dormizione poi la Galleria Tretjakov che ospiterà presto una mostra su De Chirico. Nella mattina di mercoledì dopo alcune interviste con organi di stampa russi, il presidente visiterà il Monastero di Novodevichi e all'Ambasciata d'Italia presenzierà alla firma dell'accordo quadro tra l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e il Joint Institute for Nuclear Research. Nel pomeriggio si terrà l'incontro con il Patriarca di Mosca e tutte le Russie, Kirill, e alle 19 il capo dello Stato assisterà al Teatro Bolshoj all'esecuzione della Manon Lescaut diretta dal direttore italiano Jader Bignamini. Giovedì mattina il presidente ripartira' per Roma.