Centinaia di turchi residenti in Germania nel mirino servizi segreti di Ankara. Sta scatenando un putiferio il caso rivelato da un team di reporter investigativi che vede uniti la Sueddeutsche Zeitung e le emittenti televisive Wdr e Ndr secondo cui gli uomini dell'intelligence turca (Mit) avrebbero intercettato e spiato presunti sostenitori del predicatore islamico Fethullah Gulen, accusato dal presidente Recep Tayyip Erdogan di essere l'ispiratore del tentato golpe dello scorso luglio.
Una lista di 300 nomi nel mirino dell'intelligence
I giornalisti del team riferiscono di aver trovato una lista di nomi che il capo del Mit avrebbe consegnato di persona a Bruno Kahl, presidente del Bnd (Bundesnachrichtendienst), ossia l'intelligence della Repubblica federale. Sulla lista vi sarebbero non solo i nomi di 300 individui, ma anche di 200 tra associazioni, scuole e altre strutture, nonché numeri di telefono fissi e di cellulari, così come fotografie, molte delle quali sarebbero state scattate in segreto.
Comprensibilmente, la scoperta - che arriva proprio mentre stanno iniziando presso i consolati turchi in Germania le operazioni di voto per il referendum costituzionale voluto da Erdogan - ha scatenato l'indignazione di buona parte del mondo politico tedesco e rischia di rendere ancora piu' incandescenti i già tesi rapporti tra Berlino ed Ankara. La procura federale ha aperto ufficialmente un'inchiesta, per ora contro ignoti.
Berlino: "Non lo permetteremo"
Tra gli altri è intervenuto il ministro dell'Interno Thomas de Maiziere: "Attività di spionaggio in territorio tedesco sono vietati e noi non li permetteremo. E questo vale per tutti i paesi. L'abbiamo già detto molte volte alla Turchia", ha detto. Da parte sua, il ministro degli Esteri Sigmar Gabriel ha chiesto "un'indagine approfondita" dell'accaduto: "Se questi fatti vengono confermati ha detto il capo della diplomazia tedesca - si tratterebbe di un fatto grave. Ora è necessario andare a fondo".
Il ministro degli Interni della Bassa Sassonia, Boris Pistorius, ha definito "del tutto insopportabile e inaccettabile" l'ipotesi che la Turchia abbia condotto in Germania una vasta operazione di spionaggio a danno della comunità turco-tedesca: "Evidentemente ad Ankara sta avendo la meglio una paranoica paura dei complotti". L'opposizione della Linke ha invece attaccato il governo di Berlino, "che deve finalmente abbattere la rete spionistica messa su da Erdogan in Germania", mentre finora non avrebbe fatto nulla "probabilmente per motivi di opportunità legati alla politica internazionale".
Quegli imam delatori
Non solo: la rete forse è ancora più ampia. La procura federale sta infatti già indagando su una presunta attività di spionaggio che coinvolgerebbe l'associazione delle moschee turche in Germania. In pratica, alcuni imam avrebbero anch'essi passato informazioni su presunti sostenitori di Gulen. In questo momento, la linea delle autorità tedesche, anche a livello dei singoli Laender, è quella di avvertire i cittadini turchi finiti nel mirino dei servizi di Ankara. Molto preoccupato anche il responsabile del movimento che fa capo a Gulen in Germania, Ercan Karakoyn: "L'esistenza di questa lista mi fa paura", ha detto alla Bild.