Scuole e uffici chiusi, strade deserte, New York è in stato di massima allerta per l’arrivo di Stella, la bufera di neve più pesante dell’anno che nella sola giornata di martedì ricoprirà la metropoli di un manto bianco alto 60 centimetri. La tempesta di neve colpirà con raffiche di vento fino a 90 km orari e abbondanti precipitazioni nevose la costa orientale dal New England al Maryland, fino Washington Dc. Oltre 4mila voli saranno cancellati, mentre 84 milioni di abitanti dovranno fare i conti con i disagi della bufera.
(www.washingtonpost.com)
Intanto il sindaco di New York Bill de Blasio fa appello ai cittadini: “La sfida è complicata. Restate in casa più che potete. Sono stati disposti 700 spargisale e 2400 uomini per liberare le strade nel minor tempo possibile. Ma vista la quantità di neve, aspettatevi di non vedere l’asfalto per un po’”.
Paralizzate anche le linee ferroviarie, soprattutto quelle “della Long Island Railway e Metro North”, ha spiegato il governatore dello stato di New York Andrew Cuomo.
MTA express subway service ends at midnight. NYC bus, LIRR and Metro North service may be suspended. #blizzard2017
— Andrew Cuomo (@NYGovCuomo) 13 marzo 2017
Secondo le statistiche del servizio meteorologico nazionale, Stella è la 36esima tempesta che si abbatte sulla città di New York dal 1869 e che produce oltre 30 centimetri di neve. Di queste, solo 4 si sono verificate nel mese di marzo, l’ultima nel 1960.
Maxi tamponamenti a Chicago
Intanto il maltempo ha causato già i primi problemi a Chicago dove, a causa delle nevicate delle ultime ore, si sono verificati due incidenti sulla superstrada Kennedy, in cui sono rimaste coinvolte 32 auto.
Il maltempo ostacola la diplomazia
Rinviata la visita della cancelliera Angela Merkel a causa del maltempo. L’incontro tra Donald Trump e la Merkel fissato per mercoledì a Washington è stato posticipato a venerdì.
Everyone along the east coast be safe and listen to local officials as a major winter storm approaches. @NWS https://t.co/NXfRqQcUgb https://t.co/ovgwMRSIbS
— President Trump (@POTUS) 13 marzo 2017