Chiamato a sostituire il controverso Andrew Pudzer, affondato dalla fronda interna del ‘Gop’, Alexander Acosta, se confermato come ministro del Lavoro, sarà l’unico ispanico a sedere nell’amministrazione Trump. Si tratta di una nomina dal forte valore simbolico, dopo mesi di polemiche sul razzismo e di frizioni diplomatiche con il Messico. Figlio unico di immigrati cubani, Acosta è un paladino dei diritti delle minoranze, in particolare i musulmani, e nella sua carriera di magistrato ha portato alla sbarra alcuni dei leader dei cartelli della droga colombiani. E, secondo l’Hispanic Business Magazine, è uno dei cinquanta ispanici più influenti degli Stati Uniti.
Una voce in difesa dei musulmani
Laureatosi in legge all’Università di Harvard, Acosta fece pratica con Samuel Alito (oggi giudice della Corte Suprema in quota conservatrice) presso la Corte d’Appello del Terzo Circuito, per poi entrare nello studio legale Kirland & Ellis, a Washington. In seguito Acosta alternerà la carriera di avvocato con quella accademica e ricoprirà numerosi incarichi federali. Dal 2002 al 2003, durante la presidenza di George W. Bush, farà parte del National Labor Relations Board, per poi essere nominato Procuratore Generale aggiunto presso la divisione Diritti Civili del Dipartimento di Giustizia. Sarà il primo ispanico a ricoprire questa carica. Se Puzder era uno che amava ignorare i diritti dei lavoratori, Acosta è invece un esperto di questioni sindacali.Nel 2011, durante un’udienza al Congresso sui diritti civili dei musulmani statunitensi, ricordò che gli Stati Uniti sono una nazione costruita sul principio della libertà e “nella lista delle libertà la libertà religiosa ha un posto molto alto”. Alberto Gonzales, sotto il quale lavorò al dipartimento di Giustizia, ricorda il suo “lavoro notevole” e il suo sforzo nel “promuovere le pari opportunità di tutti gli statunitensi”.
I processi eccellenti a terroristi e narcotrafficanti
Gli anni finora più intensi della carriera di Acosta sono invece quelli dal 2005 al 2009, che lo videro procuratore degli Stati Uniti presso il distretto Sud. Tra i processi eccellenti che videro Acosta protagonista figurano quelli contro Jack Abramoff, lobbyista repubblicano accusato di frode, José Padilla, terrorista di Al Qaeda, Charles Taylor, ex presidente della Liberia accusato di corruzione e tortura, e i fratelli Miguel e Gilberto Rodrìquez-Orejeula, tra i capi del cartello di Cali, incriminati per il traffico di 200 tonnellate di cocaina. Tra gli incarichi di prestigio ricoperti attualmente da Acosta vi sono la cattedra presso l’Università Internazionale della Florida, dove è decano, e la presidenza della Century Bank, l’istituto di credito più popolare tra la comunità ispanica floridiana. Donald Trump aveva promesso un “nome fantastico”. E questa sua ennesima mossa a sorpresa appare destinata a essere ben accolta anche dai suoi più strenui oppositori.