Proprio mentre il presidente Donald Trump sta cenando con il premier giapponese Shinzo Abe nella sua residenza in Florida, arriva l'ennesima provocazione dalla Corea del Nord. Un missile balistico viene lanciato per testare il nuovo "sistema di armamento strategico".
Ma la reazione del presidente degli Stati Uniti è insolitamente moderata, pronuncia solo 23 parole di supporto al Giappone senza nemmeno menzionare la Corea del Nord: "Il mondo deve capire che noi sosteniamo al cento per cento il nostro alleato giapponese"(I just want everybody to understand and fully know that the United States of America stands behind Japan, its great ally, 100%"). Poco prima Shinzo Abe aveva detto: "Il lancio appena fatto è una violazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, che Pyongyang deve rispettare. La difesa da questi atti è una priorità".
Un cambio di atteggiamento - in base a quello che scrive il The New York Times - rilevante, dal momento che il giorno di Capodanno, quando la Corea del Nord minacciò di testare un missile balistico, Trump, allora presidente eletto, reagì con la sua solita spavalderia promettendo, su Twitter, di impegnarsi per bloccare lo sviluppo di qualsiasi arma nucleare in grado di colpire gli Stati Uniti.
North Korea just stated that it is in the final stages of developing a nuclear weapon capable of reaching parts of the U.S. It won't happen!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) January 2, 2017
Perchè Trump si è comportato così
La risposta tiepida di Donald Trump potrebbe dipendere dal fatto che il missile lanciato il 12 febbraio - secondo l'esercito americano - era a medio raggio e non un missile intercontinentale, o ICBM, in grado di raggiungere gli Stati Stati. Il missile ha volato 310 miglia prima di cadere nel Mar del Giappone, e in base alle informazioni fornite dall'esercito della Corea del Sud, è stato identificato come un missile 'Musudan' a breve-medio raggio. La Corea del Nord testa regolarmente missili in violazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite. Solo lo scorso anno se ne contano una dozzina.
"Non è ancora chiaro che tipo di missile sia stato testato" racconta Thomas Karako, esperto del Centro studi strategici e internazionali di Washington. "Quello che è certo è che la Corea del Nord ha iniziato il 2017 con il ritmo aggressivo solito degli ultimi anni".
Kim esulta " un successo"
Confermando di aver testato "con successo" il nuovo missile balistico, l'agenzia di stampa ufficiale nordcoreana KCNA, riferisce che il leader nordcoreano Kim Jong-Un era presente al lancio e ha espresso la sua grande soddisfazione per il fatto di "possedere un altro potente strumento di attacco nucleare che rafforza la formidabile potenza del Paese".
I prossimi passi
Su richiesta dei governi di Washington, Seul e Tokyo, la questione sarà affrontata al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite nella serata italiana: il Consiglio di Sicurezza si riunirà d'urgenza, a porte chiuse, alle 17 ora americana (le 23 in Italia), spiega un portavoce della missione ucraina, che questo mese detiene la presidenza dei lavori del massimo organismo Onu.
Come si comportò Obama
La Corea del Nord sfidò anche Obama all'inizio del suo mandato. Quattro mesi dopo il suo insediamento ci fu un'esplosione nucleare sotterranea. Da quel momento l'atteggiamento di Obama verso la Corea del Nord fu molto duro per tutta la durata della sua presidenza. Piuttosto che goziare, come hanno fatto Bill Clinton e George W. Bush, Obama si concentrò sul rafforzamento delle sanzioni internazionali e sulle alleanze con il Giappone e la Corea del Sud.
A tre settimane dall'insediamento ufficale, l'amministrazione Trump sta ancora cercando di trovare la sua strategia per quanto riguarda la politica estera. In particolare con la Corea del Nord.
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