In Italia è poco conosciuto, ma negli Stati Uniti il nome di Giuliana Cavaglieri Tesoro è venerato dalla comunità scientifica. Di sicuro la conoscono i quasi 100 colossi dell’high tech che hanno incluso la grande chimica italiana di origine ebraica, morta nel 2002, nella lista degli stranieri che con il loro genio hanno contribuito a rendere grande l’America. L’elenco dei ‘grandi’ completa il documento di 53 pagine con cui le società hanno fatto ricorso alla Corte d’Appello federale per fermare il Muslim Ban che l’Amministrazione Trump vuole imporre ai viaggiatori di sette Paesi.
Il sogno americano dell’immigrata ebrea
Cosa c’entra Giuliana Cavaglieri Tesoro con il bando? Tutto, perché la chimica italiana è solo una 18enne immigrata quando nel 1939, lasciandosi Venezia - sua città natale - alle spalle, sbarca negli Stati Uniti senza conoscere una parola di inglese per sfuggire alle leggi razziali fasciste che le impedivano di frequentare l’università. Secondo il Messaggero, che racconta la sua storia, la scarsa conoscenza della lingua non fu un problema e a soli 19 anni Giuliana riesce a entrare nel programma di dottorato in Chimica organica di una delle più prestigiose università del mondo: Yale. Completa gli studi nel 1943 e nello stesso anno sposa Victor Tesoro da cui ha due figli: Claudia e Andrew. Nel Paese guidato da Franklin Delano Roosevelt, Giuliana Cavaglieri Tesoro realizza il suo personale “sogno americano”.
Dall’MIT al Politecnico di NY, una vita tra la ricerca e l’insegnamento
Dopo il matrimonio, Giuliana Cavaglieri Tesoro, trova lavoro come ricercatore chimico alla Onyx Oil and Chemical Company nel 1944. Nel 1946 viene promossa a capo del dipartimento di sintesi organica nel 1946, assistente direttore di ricerca nel 1955, e direttore associato nel 1957. Nel 1969, accetta un incarico come senior chemist alla Burlington Industries e viene nominata direttore di ricerca chimica nel 1971.
Poi la svolta nel mondo accademico: nel 1972 Giuliana Cavaglieri Tesoro è Visiting Professor presso il prestigioso Massachusetts Institute of Technology. All’MIT resterà fino al 1982. Nello stesso anno accetta l’incarico come professore di ricerca al Polytechnic Institute of New York University dove insegnerà fino al suo pensionamento nel 1996.
Le sue innovazioni, i premi ricevuti
Nel corso della sua carriera, Cavaglieri si occupa soprattutto della ricerca di nuovi materiali tessili, brevettando nuove fibre ignifughe e soluzioni per prevenire l'accumulo statico nei tessuti sintetici. Il suo nome diventa un punto di riferimento nel mondo della scienza. Giuliana Cavaglieri Tesoro entra a far parte delle commissioni della National Academy of Sciences e del National Research Council, come esperta di problemi di materiali tossici e di sicurezza antincendio. Numerosi i riconoscimenti ricevuti: dalla Olney Medal della American Association of Textile Chemists and Colorists nel 1963, all'Achievement Award della Society of Women Engineers nel 1978.
Il 29 settembre 2002, Giuliana Cavaglieri Tesoro muore a 81 anni nella sua casa di Dobbs Ferry, nello stato di New York. La notizia della sua morte è riportata anche da New York Times.