"Non costruire quel muro". E' più di un appello quello che il sindaco di Berlino Michael Mueller ha lanciato al presidente Usa Donald Trump, pronto a costruire il 'celebre' muro tra Stati Uniti e Messico promesso durante la campagna elettorale.
Mueller ha sottolineato che la sua città - che è stata divisa dal muro di Berlino dal 1961 al 1989, divenuto il simbolo dell'oppressione della Guerra Fredda - "non può guardare avanti facendo finta di niente quando un Paese vuole costruire un nuovo muro". L'equazione di Mueller è semplice. Un muro produce isolamento, e quindi dolore e angoscia. Solo una società aperta e senza divisioni può portare alla felicità dei suoi cittadini.
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"Noi berlinesi sappiamo bene quanta sofferenza è stata causata dalla divisione di un intero continente ottenuta con filo spinato e cemento", ha sottolineato insistendo: "Non possiamo accettare che la nostra esperienza storica venga ignorato da coloro ai quali dobbiamo per gran parte la riconquista della nostra libertà. Gli americani". Michael Mueller è convinto che il muro tra Usa e Messico "distruggerebbe la vita di milioni di persone".
Read what #Berlin Mayor says to #Trump on Mexican wall. Berlin is best reminder of horror a wall creates, and of beauty of open society. #in pic.twitter.com/UoJXGb4NQR
— Marcel Fratzscher (@MFratzscher) 28 gennaio 2017
Citando il famoso appello dell'ex presidente degli Stati Uniti Ronald Regan nel 1987 all'allora leader sovietico Mikhail Gorbaciov per "abbattere" il muro di Berlino, Mueller ha invitato Trump a "non costruirne un altro". Ma il nuovo inquilino della Casa Bianca ha tutt'altre intenzioni. E non lo fermeranno certo le parole del primo cittadino di Berlino.
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