Undici milioni di follower sull'account Twitter @potus erano un patrimonio troppo ghiotto per dirgli addio, tanto che la Casa Bianca aveva pensato a un passaggio di consegne rapido e indolore che prevedeva una semplice migrazione di utenza. E poco importa se i fan di Barack Obama si sarebbero ritrovati a seguire Trump: dopotutto quello è l'account ufficiale del Presidente degli Stati Uniti. Alla Casa Bianca era sembrata la soluzione migliore e, con ogni probabilità, lo stesso Ceo del social network, Jack Dorsey l’aveva ritenuta una buona idea per semplificare la vita agli utenti. Tuttavia a molti non è andata giù, etichettando la mossa come una “forzatura” a favore dell’amministrazione Trump.
Qualcosa in effetti è andato storto: secondo il piano originale tutti i post e la cronologia della pagina @potus di Obama sono passati su un nuovo account-archivio – @potus44 -. E lo stesso discorso vale per la first lady (i vecchi post sono confluiti sul nuovo @flotus44). I detrattori di Trump più accorti si sono mossi in anticipo eliminando @potus dalle pagine seguite e inserendo @potus44 nella lista dei following. Tuttavia la mossa strategica non ha prodotto i risultati sperati e , a sorpresa, oltre 500mila utenti si sono ritrovati di nuovo a seguire l’account ufficiale del presidente degli Usa.
E non è solo un problema di trasferimento dell’account: perfino i più disinteressati ai fatti della Casa Bianca, utenti che non avevano mai seguito Barack Obama, si sono ritrovati a seguire @potus.
@Support how is it "migrating" when I NEVER followed that account?
— Wendy Brandes (@WendyBrandes) 21 gennaio 2017
“Siamo indagando su quanto accaduto. Abbiamo commesso degli errori”, ha ammesso Dorsey scusandosi.
All: we investigated what happened here, and we made some mistakes (which have been corrected). Some context first. https://t.co/W1n3Xs6LaN
— jack (@jack) 21 gennaio 2017