Non si sa se sia complesso di Edipo, complesso di Elettra o semplice ribellione generazionale, ma spesso è difficile essere figli di un presidente. E' più facile ribellarsi, pare.
"Siete libere di sbagliare, ora vi è concesso". Questo messaggio delle gemelle Bush alle figlie di Barack Obama racchiude una storia, un'esperienza di vita che solo pochi possono raccontare. Una vita blindata, sotto i riflettori. Una vita dorata, certo, ma che preclude esperienze, sbagli, sane follie comuni a tutti gli adolescenti. Ci sono figli che si sono sottratti a tutto questo, per il loro essere ribelli; o figli, come Tiffany Trump, tenuti nell'ombra dal padre. Ma anche figli che, nonostante la vita quotidiana alla Casa Bianca, sono riusciti a ritagliarsi qualche momento lontano dalle luci della ribalta. 'Evasioni', a volte, costate anche care.
Patti e "Ron", i figli ribelli di Reagan
Patti e Ron Reagan sono i due figli, in seconde nozze, di Ronald Reagan e Nancy Davis. Quando il padre arrivò alla Casa Bianca, nel 1981, avevano 29 e 23 anni. Figli ribelli, con una vena artistica e un desiderio sfrenato di libertà. Patti, in particolare, scelse il cognome della madre. E' un passato travagliato il suo, fatto di droga - un tunnel dal quale è uscita quasi subito - di relazioni difficili, due divorzi (con un musicista rock e un istruttore di yoga) e una copertina nuda su Playboy il cui titolo era eloquente: "La figlia rinnegata di Ronald Reagan". Al Daily Best, in un'intervista di qualche anno fa, raccontava di essere "orgogliosa" di quella copertina e raccontava della sua passione per la scrittura. E i suoi romanzi oggi sono molto apprezzati.L'ex presidente americano tentò di portare sulla 'retta via' il figlio Ronald jr ("Ron"), ma senza molto successo. La sua colpa era quella di adorare il ballo. Una passione che lo spinse a lasciare la prestigiosa università di Yale per seguire il suo sogno. Un sogno che divenne realtà alla fine degli anni '70 con una serie di esibizioni in pubblico, alle quali i genitori non parteciparono mai. Ron era ribelle fin da bambino. "A 12 anni dissi ai miei che non sarei andato più a Messa con loro perché ero ateo", ha raccontato in un'intervista al The Hill. Anche sul piano politico Ron ha sempre contestato apertamente le posizioni del padre.