Washington - Venerdì 20 gennaio Donald Trump si insedierà come presidente degli Stati Uniti: mai nessuno nella storia americana è arrivato alla Casa Bianca con una simile rete di società e interessi alle spalle. Per fare luce sul "mondo di Trump", BuzzFeed ha messo online una lista di oltre 1.500 nomi (scarica qui) e organizzazioni che a vario titolo sono legate, direttamente o indirettamente, al nuovo presidente.
Una lista non certo esaustiva, per stessa ammissione del sito di informazione, che chiede esplicitamente aiuto ai suoi lettori: "Ci sono società che non abbiamo trovato? Funzionari importanti che non abbiamo incluso? Conoscete membri dell'amministrazione - persone o aziende che li influenzano - la cui azione il pubblico merita di conoscere?". Da qui, la richiesta di scrivere e dare indicazioni - anche in forma anonima - che verranno esaminate e controllate dai giornalisti di BuzzFeed.
Chi c'è nella squadra di Trump
In un grafico, a partire da Trump sono segnalati almeno altri tre personaggi che avranno ruolo e influenza nella nuova amministrazione, attorno ai quali già ruotano interessi, legami e lobby. C'è il potente genero, Jared Kushner, tra i più fidati consiglieri del presidente eletto, erede di un'importante famiglia ebraica di costruttori nonché editore di un quotidiano di New York, l'Observer, da cui ha annunciato le dimissioni ora che avrà un ruolo nella nuova amministrazione.
Figura anche Betsy DeVos, futuro segretario all'Istruzione, imprenditrice miliardaria alla guida del gruppo di investimento Windquest, attivista e filantropa, sorella del fondatore di Blackwater, la società di contractor militari impiegati da Washington nei vari teatri di crisi nel mondo.
Non manca Wilbur Ross, scelto per guidare il Commercio, magnate delle ristrutturazioni soprannominato 're delle bancarotte', un passato alla guida della filiale Usa della Banca Rothschild.
Tutti gli uomini (e le donne) del presidente
L'ombra del conflitto d'interessi
Il tema è stato evocato spesso, dalla sua elezione a novembre. Trump ha sempre minimizzato la portata del conflitto d'interessi (nonostante la bocciatura da parte del garante etico del piano annunciato per la futura gestione degli affari di famiglia da parte dei suoi figli) e anche nella prima conferenza stampa da presidente eletto ha ribadito la sua linea.
Tecnicamente, ha sottolineato il New York Times nel suo fact-checking del discorso, è vero: presidente e vicepresidente sono esentati dalle norme sul conflitto d'interessi applicabili ad altri funzionari federali. Ma, ha aggiunto il quotidiano, "l'ombra di questo tipo di conflitti ammorberebbe tutta la sua presidenza, danneggiando le sue iniziative".
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