Chi è Kovaleski, giornalista premio Pulitzer deriso da Trump
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Chi è Kovaleski, giornalista premio Pulitzer deriso da Trump
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Nato in Sudafrica e laureatosi nel 1984 in Filosofia in un college della Virginia, è un reporter investigativo della redazione nazionale del 'The New York Times'. Dopo essere stato al 'Washington Post', al 'NY Daily News' e al magazine 'Money' del 'The Miami News' è arrivato al 'New York Times' dove ha lavorato per due anni nella redazione culturale facendo inchieste importanti come quella sulla morte per overdose di Prince. In cronaca ha coperto avvenimenti importanti come come l'attentato alla maratona di Boston o le complesse e conflittuali questioni di diritto legate alla legalizzazione della marijuana negli Stati Uniti. Nel 2008 ha fatto parte del pool di giornalisti che hanno realizzato l'inchiesta sulla prostituzione che ha portato allo scandalo Eliot Spitzer con cui il 'New York Times' ha vinto il premio Pulitzer. Kovaleski è affetto da artrogriposi e di questa disabilità si è fatto beffe Donald Tump durante un discorso pubblico in South Carolina in campagna elettorale il 26 novembre 2015 in cui ha imitato il giornalista mimando la sua disabilità e dicendo: "avete visto questo ragazzo... 'Uhh, non so quello che ho detto... Uhh, non mi ricordo... non mi ricordo. Forse è quello che ho detto". Durante il discorso Trump ha piegato il polso e ha agitato le braccia più volte mentre parlava dando a molti spettatori l'impressione che il suo intento non fosse solo di mettere in ridicolo le parole del reporter ma anche di deridere l'aspetto fisico del Kovaleski.
Cosa ha provocato la discussione tra Trump e Kovaleski
Come ricorda in una puntuale riscostruzione il sito Heavy.com, in quel periodo della sua campagna elettorale, Trump era sotto accusa per la sua affermazione che i musulmani americani "hanno festeggiato" la distruzione del World Trade Center e delle Twin Towers l'11 settembre 2001. A sostegno della sua tesi, Trump indicò un articolo scritto il 18 settembre 2001 da Kovaleski sul Washington Post in cui il giornalista scriveva che la polizia aveva "fermato e interrogato un numero di persone che sarebbero state viste festeggiare gli attacchi". A quel punto Kovaleski ha corretto Trump dicendo che non ci sono stati rapporti credibili di tali festeggiamenti. In risposta, Trump ha affermato che il giornalista ha "fatto retromarcia" rispetto alla sua versione originale.
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