"Abbiamo preso l'uomo sbagliato". La polizia di Berlino ammette di non avere in mano l'attentatore che alla guida di un tir si è schiantato contro il mercato di Natale di Charlottenburg, a Berlino, provocando 12 morti e 48 feriti.
Dall'esclusiva del quotidiano Die Welt emerge che il pakistano, fermato per la strage vicino allo Zoo di Berlino, non sarebbe l'autore dell'attacco. Il sospettato è ancora in fuga. E' armato. In quello che la cancelliera Angela Merkel ha definito "attacco terroristico" sei tedeschi hanno perso la vita, mentre una giovane italiana risulta ancora dispersa. feriti in modo lieve altri due connazionali, uno dei quali è già stato dimesso dall'ospedale
Fabrizia, la giovane italiana dispersa
Una giovane italiana è dispersa. Da ieri sera non si hanno più notizie di Fabrizia Di Lorenzo, che sul suo profilo Twitter è conosciuta come Fraeulein F. La ragazza ha 31 anni, è originaria di Sulmona, in provincia de L'Aquila, ma dal 2012 vive a Berlino, dove lavora per una società di trasporti. A lanciare l'allarme è stato il cugino (firmato @thebitstreamer) sui social. Il cellulare della ragazza sarebbe stato rinvenuto nella zona della strage.
Ecco cosa sappiamo finora dell'attentato di Berlino:
- Alle 20:15 di lunedì 19 dicembre un tir si schianta sul mercato di Natale di Breitscheidplatz, all'inizio del Kurfurstendamm, il viale commerciale della capitale tedesca. Su quella piazza c'è la 'Gedachtniskirche', la chiesa della rimembranza.
- Il bilancio è di 12 morti e 48 feriti, di cui 18 in modo grave
- Un uomo è stato trovato morto all'interno del tir. Si tratta di un cittadino polacco, autista registrato del mezzo pesante. Sarebbe stato ucciso dall'attentatore che si è impossessato del camion per compiere l'attentato
- Mezz'ora dopo viene fermato a due chilometri di distanza, vicino allo Zoo di Berlino, un 23enne pakistano ritenuto il responsabile dell'attacco. Ma secondo il Die Welt, che cita la polizia, si tratta della persona sbagliata
- Martedì 20 dicembre, all'alba, la polizia perquisisce l'hangar che ospita rifugiati nell'ex aeroporto di Tempelhof. Nessun arresto, sequestrato un computer portatile e un cellulare
- Le modalità dell'attacco ricordano quelle dell'attentato del 14 luglio a Nizza, quando un estremista islamico alla guida di un camion uccise 86 persone, tra cui sei italiani, sulla promenade des Anglais.
Attentato di Berlino: parlano i tetimoni. Servizio Euronews
La rivendicazione dell'Isis
Lo Stato islamico ha rivendicato l'attentato che ieri ha Berlino ha fatto almeno 12 morti e 48 feriti, di cui 14 gravissimi come riferito dal ministro dell'Interno tedesco. La rivendicazione è arrivata da 'Amaq', agenzia di stampa dello Stato islamico.
Through it's 'Amaq News Agency, #ISIS claimed that the vehicular attacker in #Berlin #German is a "soldier of the Islamic State" pic.twitter.com/LZ7aJij3aG
— SITE Intel Group (@siteintelgroup) 20 dicembre 2016
L'uomo che ha compiuto l'attentato - afferma il sito citato su Twitter da Rita Katz, responsabile di Site - è un "soldato" che ha risposto alla chiamata dell'Isis.
Per approfondire:
Aggiornato alle 20:52 del 20 dicembre