8 dicembre 1991 crollava l'Urss, 25 anni di Russia in 10 scatti
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8 dicembre 1991 crollava l'Urss, 25 anni di Russia in 10 scatti

8 dicembre 1991 crollava l'Urss, 25 anni di Russia in 10 scatti

Ma l'elezione di Donald Trump alla Casa Bianca potrebbe segnare un passaggio chiave nelle relazioni tra Mosca e Washington. Il prossimo presidente è considerato più disposto al confronto con Il Cremlino e ha espresso in campagna elettorale posizioni molto meno atlantiste rispetto ai suoi predecessori. Venticinque anni dopo la fine dell'Urss, la storia potrebbe ricominciare da qui. Nella foto il bacio tra Trump e Putin in un murale di Vilnius in Lituania (foto Afp) 
Ma l'elezione di Donald Trump alla Casa Bianca potrebbe segnare un passaggio chiave nelle relazioni tra Mosca e Washington. Il prossimo presidente è considerato più disposto al confronto con Il Cremlino e ha espresso in campagna elettorale posizioni molto meno atlantiste rispetto ai suoi predecessori. Venticinque anni dopo la fine dell'Urss, la storia potrebbe ricominciare da qui. Nella foto il bacio tra Trump e Putin in un murale di Vilnius in Lituania (foto Afp) 
A cura di Massimo MaugeriIn un pomeriggio d'inverno di 25 anni fa l'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche scompare dagli atlanti del mondo e dalla storia. La potenza a capo di uno dei due schieramenti del mondo bipolare cessa di esistere formalmente l'8 dicembre del 1991. Nasce la Csi, la comunita' degli stati Indipendenti. E' la conseguenza dell'ascesa al potere di  Michail Gorbaciov, che nella primavera del 1985 diventa segretario generale del PCUS . Glasnost (trasparenza) e perestroika (ricostruzione) sono le parole d'ordine con cui Gorbaciov intende riformare il socialismo sovietico. Ma il sistema non regge. Sei anni dopo l'Urss si sgretola per sempre. Nella foto il primo incontro a Ginevra con il presidente Usa, Ronald Reagan nel novembre del 1985 (foto Afp)  
@ Ronald Reagan e Michail Gorbaciov (afp) A cura di Massimo MaugeriIn un pomeriggio d'inverno di 25 anni fa l'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche scompare dagli atlanti del mondo e dalla storia. La potenza a capo di uno dei due schieramenti del mondo bipolare cessa di esistere formalmente l'8 dicembre del 1991. Nasce la Csi, la comunita' degli stati Indipendenti. E' la conseguenza dell'ascesa al potere di  Michail Gorbaciov, che nella primavera del 1985 diventa segretario generale del PCUS . Glasnost (trasparenza) e perestroika (ricostruzione) sono le parole d'ordine con cui Gorbaciov intende riformare il socialismo sovietico. Ma il sistema non regge. Sei anni dopo l'Urss si sgretola per sempre. Nella foto il primo incontro a Ginevra con il presidente Usa, Ronald Reagan nel novembre del 1985 (foto Afp)  
Tra il 1989 e il 1991, cadono tutti i regimi satelliti dell'Urss, crolla il Muro di Berlino, le tendenze centrifughe nell'ex impero diventano inarrestabili. Dal Baltico al Caucaso i movimenti indipendentisti sconvolgono lo sconfinato territorio della ormai ex 'grande Russia', l'immobile impero cede dopo quasi 70 anni di vita. Nella foto una ragazza siede su una statua di Lenin abbattuta a Vilnius, in Lituania (foto Afp)
Tra il 1989 e il 1991, cadono tutti i regimi satelliti dell'Urss, crolla il Muro di Berlino, le tendenze centrifughe nell'ex impero diventano inarrestabili. Dal Baltico al Caucaso i movimenti indipendentisti sconvolgono lo sconfinato territorio della ormai ex 'grande Russia', l'immobile impero cede dopo quasi 70 anni di vita. Nella foto una ragazza siede su una statua di Lenin abbattuta a Vilnius, in Lituania (foto Afp)
A Mosca gli apparati dello Stato resistono. Nell'agosto del 1991 esponenti di spicco del PCUS, del governo e delle forze armate, scendono in piazza per rovesciare Gorbaciov e riprendere il potere. Ma il tentativo di putch fallisce in poco tempo. Il futuro leader Boris Eltsin guida la resistenza (nella foto Eltsin in piedi su un carro armato davanti al Parlamento) e scalza di fatto Gorbaciov che lascia la carica di segretario del Pcus. La sera del 25 dicembre 1991 rassegnerà le dimissioni anche da presidente dell'Urss. Il giorno dopo la bandiera rossa con la falce e martello viene ammainata per l'ultima volta dal Cremlino (foto Afp)
A Mosca gli apparati dello Stato resistono. Nell'agosto del 1991 esponenti di spicco del PCUS, del governo e delle forze armate, scendono in piazza per rovesciare Gorbaciov e riprendere il potere. Ma il tentativo di putch fallisce in poco tempo. Il futuro leader Boris Eltsin guida la resistenza (nella foto Eltsin in piedi su un carro armato davanti al Parlamento) e scalza di fatto Gorbaciov che lascia la carica di segretario del Pcus. La sera del 25 dicembre 1991 rassegnerà le dimissioni anche da presidente dell'Urss. Il giorno dopo la bandiera rossa con la falce e martello viene ammainata per l'ultima volta dal Cremlino (foto Afp)
La Russia riconquista una parvenza di democrazia, se non altro formale, ma il caos è enorme. L’economia del Paese è allo sbando, l'inflazione altissima, le finanze pubbliche  allo sfascio. Eltsin promuove una 'terapia schock fatta di privatizzazioni e liberalizzazioni. E' l'era degli oligarchi. La Russia si trasforma in un Far West, interi pezzi dello stato vengono svenduti, nascono enormi gruppi finanziari che spaziano dal gas al  petrolio, in mani a pochissimi. Ma l'ascesa e il declino di molti di loro spesso è la trama di un romanzo russo dell'800. E' il caso di Boris Berezovskij, diventato multimiliardario grazie agli appoggi dell'entourage di Eltsin, poi fuggito dalla Russia per dissidi con il regime e ritrovato misteriosamente morto a Londra, nella sua casa di Ascot, nel marzo del 2013 (foto Afp)
La Russia riconquista una parvenza di democrazia, se non altro formale, ma il caos è enorme. L’economia del Paese è allo sbando, l'inflazione altissima, le finanze pubbliche  allo sfascio. Eltsin promuove una 'terapia schock fatta di privatizzazioni e liberalizzazioni. E' l'era degli oligarchi. La Russia si trasforma in un Far West, interi pezzi dello stato vengono svenduti, nascono enormi gruppi finanziari che spaziano dal gas al  petrolio, in mani a pochissimi. Ma l'ascesa e il declino di molti di loro spesso è la trama di un romanzo russo dell'800. E' il caso di Boris Berezovskij, diventato multimiliardario grazie agli appoggi dell'entourage di Eltsin, poi fuggito dalla Russia per dissidi con il regime e ritrovato misteriosamente morto a Londra, nella sua casa di Ascot, nel marzo del 2013 (foto Afp)
La fine dell'Urss porta con sé non solo indipendenza e liberta', ma anche conflitti violentissimi. Tra il '94 e il 1996 si combatte la prima guerra cecena, uno dei conflitti più sanguinosi della recente storia della Russia. Grozny, la capitale del piccolo stato ex sovietico, viene letteralmente rasa al suolo dalle truppe russe in quello che viene  considerato il più pesante bombardamento in Europa dai tempi della distruzione di Dresda durante la II Guerra mondiale. Una seconda fase del conflitto per la riconquista del territorio conquistato dai separatisti si combatterà a partire dall'agosto del 1999. Nella  foto Grozny durante l'assedio russo nel '94 (foto Afp)
La fine dell'Urss porta con sé non solo indipendenza e liberta', ma anche conflitti violentissimi. Tra il '94 e il 1996 si combatte la prima guerra cecena, uno dei conflitti più sanguinosi della recente storia della Russia. Grozny, la capitale del piccolo stato ex sovietico, viene letteralmente rasa al suolo dalle truppe russe in quello che viene  considerato il più pesante bombardamento in Europa dai tempi della distruzione di Dresda durante la II Guerra mondiale. Una seconda fase del conflitto per la riconquista del territorio conquistato dai separatisti si combatterà a partire dall'agosto del 1999. Nella  foto Grozny durante l'assedio russo nel '94 (foto Afp)
L'era Eltsin dura quasi un decennio ed è caratterizzata da un profondo scontro politico, economico e sociale. La società russa è dilaniata, il prestigio di un tempo, perduto. Eltsin appare pochissimo in pubblico, talvolta ubriaco. Il vuoto di potere sembra ingestibile e la guerra tra clan per la conquista del potere e' senza quartiere. Il 31 dicembre il capo del Cremlino si dimette, lasciando il posto a Vladimir Putin. Inizia un'epoca nuova per la Russia. L'ex agente dal Kgb restituisce al paese l'orgoglio perduto e un posto d'onore nel parterre delle grandi potenze (foto Afp)
L'era Eltsin dura quasi un decennio ed è caratterizzata da un profondo scontro politico, economico e sociale. La società russa è dilaniata, il prestigio di un tempo, perduto. Eltsin appare pochissimo in pubblico, talvolta ubriaco. Il vuoto di potere sembra ingestibile e la guerra tra clan per la conquista del potere e' senza quartiere. Il 31 dicembre il capo del Cremlino si dimette, lasciando il posto a Vladimir Putin. Inizia un'epoca nuova per la Russia. L'ex agente dal Kgb restituisce al paese l'orgoglio perduto e un posto d'onore nel parterre delle grandi potenze (foto Afp)
Il 9 maggio del 2005, sessantesimo anniversario della vittoria sulla Germania nella II Guerra mondiale, quella che i russi chiamano 'Grande Guerra Patriottica', Putin trasforma Mosca in una citta' imperiale. I grandi viali della capitale sono pavesati di bandiere rosse, i veterani sfilano con le divise dell'epoca, il Cremlino e il Teatro Bolscioi sono avvolti in giganteschi drappi rossi con la falce e il martello. E' il primo segno di 'grandeur' che il nuovo capo della Russia vuole dare all'estero per impressionare i leader del mondo presenti a Mosca (foto Afp)
Il 9 maggio del 2005, sessantesimo anniversario della vittoria sulla Germania nella II Guerra mondiale, quella che i russi chiamano 'Grande Guerra Patriottica', Putin trasforma Mosca in una citta' imperiale. I grandi viali della capitale sono pavesati di bandiere rosse, i veterani sfilano con le divise dell'epoca, il Cremlino e il Teatro Bolscioi sono avvolti in giganteschi drappi rossi con la falce e il martello. E' il primo segno di 'grandeur' che il nuovo capo della Russia vuole dare all'estero per impressionare i leader del mondo presenti a Mosca (foto Afp)
La mano di Putin sul suo paese è forte. L'esercizio del potere e' autoritario e poco democratico. La libertà di opinione e di stampa sono spesso considerati un fastidio se non un vero e proprio sabotaggio. Molti giornalisti perdono il lavoro, addirittura la vita. Il 7 ottobre del 2006 la giornalista del quotidiano liberal Novaja Gazeta, Anna Politkovskaja, oppositrice di Putin e non gradita al governo a causa dei suoi reportage dalla Cecenia, viene assassinata nell'ascensore del suo palazzo di Mosca. Le circostanze della sua morte sono ancora da chiarire (foto Afp)
La mano di Putin sul suo paese è forte. L'esercizio del potere e' autoritario e poco democratico. La libertà di opinione e di stampa sono spesso considerati un fastidio se non un vero e proprio sabotaggio. Molti giornalisti perdono il lavoro, addirittura la vita. Il 7 ottobre del 2006 la giornalista del quotidiano liberal Novaja Gazeta, Anna Politkovskaja, oppositrice di Putin e non gradita al governo a causa dei suoi reportage dalla Cecenia, viene assassinata nell'ascensore del suo palazzo di Mosca. Le circostanze della sua morte sono ancora da chiarire (foto Afp)
La volontà di Putin di riportare Mosca ai fasti di un tempo e il fastidio crescente per la politica Usa che ha allargato i confini della Nato fino all'estremo 'Limes' dell'Europa orientale sono tra le cause dello scoppio della crisi ucraina e dell'annessione della Crimea da parte del Cremlino. La crisi ucraina viene considerato la piu' pericolosa dalla fine della Guerra fredda. Le tensioni tra Russia e Usa sono ai massimi storici. Nella foto un soldato russo nel porto di Sebastopoli a marzo del 2014 (foto Afp)
La volontà di Putin di riportare Mosca ai fasti di un tempo e il fastidio crescente per la politica Usa che ha allargato i confini della Nato fino all'estremo 'Limes' dell'Europa orientale sono tra le cause dello scoppio della crisi ucraina e dell'annessione della Crimea da parte del Cremlino. La crisi ucraina viene considerato la piu' pericolosa dalla fine della Guerra fredda. Le tensioni tra Russia e Usa sono ai massimi storici. Nella foto un soldato russo nel porto di Sebastopoli a marzo del 2014 (foto Afp)
Ma l'elezione di Donald Trump alla Casa Bianca potrebbe segnare un passaggio chiave nelle relazioni tra Mosca e Washington. Il prossimo presidente è considerato più disposto al confronto con Il Cremlino e ha espresso in campagna elettorale posizioni molto meno atlantiste rispetto ai suoi predecessori. Venticinque anni dopo la fine dell'Urss, la storia potrebbe ricominciare da qui. Nella foto il bacio tra Trump e Putin in un murale di Vilnius in Lituania (foto Afp) 
Ma l'elezione di Donald Trump alla Casa Bianca potrebbe segnare un passaggio chiave nelle relazioni tra Mosca e Washington. Il prossimo presidente è considerato più disposto al confronto con Il Cremlino e ha espresso in campagna elettorale posizioni molto meno atlantiste rispetto ai suoi predecessori. Venticinque anni dopo la fine dell'Urss, la storia potrebbe ricominciare da qui. Nella foto il bacio tra Trump e Putin in un murale di Vilnius in Lituania (foto Afp) 
A cura di Massimo MaugeriIn un pomeriggio d'inverno di 25 anni fa l'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche scompare dagli atlanti del mondo e dalla storia. La potenza a capo di uno dei due schieramenti del mondo bipolare cessa di esistere formalmente l'8 dicembre del 1991. Nasce la Csi, la comunita' degli stati Indipendenti. E' la conseguenza dell'ascesa al potere di  Michail Gorbaciov, che nella primavera del 1985 diventa segretario generale del PCUS . Glasnost (trasparenza) e perestroika (ricostruzione) sono le parole d'ordine con cui Gorbaciov intende riformare il socialismo sovietico. Ma il sistema non regge. Sei anni dopo l'Urss si sgretola per sempre. Nella foto il primo incontro a Ginevra con il presidente Usa, Ronald Reagan nel novembre del 1985 (foto Afp)  
@ Ronald Reagan e Michail Gorbaciov (afp) A cura di Massimo MaugeriIn un pomeriggio d'inverno di 25 anni fa l'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche scompare dagli atlanti del mondo e dalla storia. La potenza a capo di uno dei due schieramenti del mondo bipolare cessa di esistere formalmente l'8 dicembre del 1991. Nasce la Csi, la comunita' degli stati Indipendenti. E' la conseguenza dell'ascesa al potere di  Michail Gorbaciov, che nella primavera del 1985 diventa segretario generale del PCUS . Glasnost (trasparenza) e perestroika (ricostruzione) sono le parole d'ordine con cui Gorbaciov intende riformare il socialismo sovietico. Ma il sistema non regge. Sei anni dopo l'Urss si sgretola per sempre. Nella foto il primo incontro a Ginevra con il presidente Usa, Ronald Reagan nel novembre del 1985 (foto Afp)  
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