Roma - Un “dittatore brutale”, un “secondo padre”, un “protagonista della vita del mondo”, un uomo che “vivà in eterno”. Le reazioni alla morte di Fidel Castro scorrono su Twitter e campeggiano sui siti web dei media internazionali. Frasi istituzionali e commenti di ‘pancia’, ricordi e immagini del lider maximo che si è spento all’età di 90 anni.
Donald Trump: "Castro dittatore brutale"
Non usa mezzi termini il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, che parla di Fidel come di "un dittatore brutale che ha oppresso il suo popolo", assicurando che farà tutto il possibile per contribuire alla "libertà e alla prosperità" del popolo cubano. Trump parla dell'eredita' di Castro fatta di "plotoni d'esecuzione, ruberie, sofferenze inimmaginabili, povertà e negazione dei fondamentali diritti umani”.
Fidel Castro is dead!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 26 novembre 2016
Obama: "La Storia lo giudicherà, ma Usa e Cuba amici"
Sarà la Storia a "giudicare il grandissimo peso" della "singolare figura" di Fidel Castro nel mondo, ma oggi L'Avana e Washington sono "amiche", sottolinea Barack Obama, il presidente americano che ha riaperto le relazioni diplomatiche con Cuba. La morte di Castro, ha aggiunto Obama, è per il popolo dell'isola un momento di "forti emozioni", considerando "le innumerevoli strade" attraverso cui la sua politica ha "modificato il corso della vita di singole persone, famiglie e dell'intera nazione cubana".
Il messaggio di Mattarella “Castro protagonista della vita del mondo”
Esprime "profonda tristezza" per la scomparsa di Fidel, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando del lider maximo come di un protagonista della storia del suo paese e della vita del mondo". In un messaggio inviato al presidente cubano Raul Castro Ruz, Mattarella sottolinea che "nel corso degli ultimi anni, seppur lontano dalla politica attiva, egli non ha mancato di far sentire con decisione la sua voce su tematiche globali di grande rilievo e attualità, ad iniziare da quelle ambientali. Sono certo che la sua figura rimarrà viva nella memoria del popolo cubano, al quale l'Italia tutta è legata da profondi sentimenti di antica amicizia. Un legame che - grazie al suo impegno, Signor Presidente - continua a consolidarsi, nel comune interesse dei nostri paesi. E' con profondo cordoglio che formulo a lei, alla sua famiglia, e all'amico popolo cubano, a nome dell'Italia e mio personale, sinceri sentimenti di vicinanza per la scomparsa di Fidel Castro Ruz".
Il Papa abbraccia i cubani
"Esprimo i miei sentimenti di dolore a vostra eccellenza e agli altri famigliari del defunto dignitario, nonché al governo e al popolo di quella amata nazione", scrive Papa Francesco, "nello stesso tempo - assicura il Papa - offro preghiere al Signore per il suo riposo e affido tutto il popolo cubano alla materna intercessione di Nostra Signore de la Caridad del Cobre, patrona del Paese".
Assad esalta la "leggendaria resistenza" agli Usa
Anche il presidente siriano Bashar Assad si è unito al coro di quanti hanno celebrato la memoria di Castro. Assad ha elogiato in particolare l'unico elemento che lo accomuna a Fidel: la sua "leggendaria resistenza" all'embargo Usa in cui ha guidato "il suo popolo ed il suo Paese nella lotta contro l'imperialismo e l'egemonia (Usa) per decenni". Gli Usa e l'Ue hanno inflitto sanzioni alla leadership siriana dallo scoppio della guerra, a meta' marzo del 2011.
Il presidente cinese “Castro vivrà in eterno”
Fidel Castro "vivrà in eterno". Un solenne Xi Jinping ha commentato in un messaggio televisivo la morte del capo della Rivoluzione cubana. "Il nostro popolo -ha detto il presidente cinese - ha perso un bravo e vero compagno".
Saviano: "Morto Fidel Castro, dittatore"
Maradona, per me come un "secondo padre"
Castro è stato "il piu' grande" e per me come un "secondo padre", ha detto la leggenda del calcio, Diego Maradona, dopo la morte del leader cubano. "E' una giornata terribile - ha aggiunto Maradona -, sono davvero tristissimo". Il grande calciatore sarà domenica 4 dicembre alla cerimonia funebre a Santiago de Cuba: "Voglio essere vicino a Raul e al popolo cubano. Voglio accompagnare il mio amico Fidel ed esprimergli la mia gratitudine per tutto". Maradona ha soggiornato a lungo a Cuba e nell'isola caraibica ha affrontato la sua dipendenza dalla droga: "Fidel mi ha parlato molto, del modo in cui sarei potuto uscirne - racconta l'asso argentino - e mi ha detto potevo farcela". Maradona ha un tatuaggio sul polpaccio sinistro che raffigura Castro e sul braccio destro un altro con l'immagine di Che Guevara. (AGI)