Bogota - Il presidente colombiano Juan Manuel Santos e il leader delle Farc, Rodrigo "Timochenko" Londono, hanno firmato il nuovo accordo di pace per mettere fine a 50 anni di conflitto. L'intesa è stata emendata e rivista dopo che il referendum la bocciò il 2 ottobre. Per il suo impegno il presidente Santos è stato insignito, lo scorso 7 ottobre, del Premio Nobel per la Pace.
Lo storico accordo di pace tra il governo colombiano e le Farc mette fine al sanguinoso conflitto armato che ha causato, negli ultimi 52 anni, almeno 220mila morti e quasi 7 milioni di sfollati. Il 2 ottobre il popolo colombiano aveva a sorpresa bocciato la prima intesa, ritenuta troppo morbida nei confronti dei guerriglieri. La storica firma era arrivata dopo quasi quattro anni di negoziati (guarda il video) che si sono svolti sotto gli auspici del regime di Cuba dei fratelli Castro, che negli anni '60 e '70 avevano appoggiato la guerriglia di ispirazione marxista leninista.
Le 310 pagine del nuovo testo non presentano grandi novità rispetto a quello bocciato nel referendum popolare. I punti sviluppati in modo nuovo sono quelli legati al diritto di proprietà privata e ai maggiori dettagli su come alcuni tra i guerriglieri dovranno scontare condanne per crimini commessi durante la guerra civile. Il nuovo accordo sarà ora valutato dal Congresso, dove Santos ha la maggioranza e non sarà sottoposto a nuovo referendum.
Per approfondire:
- Cosa sono le Farc - Forze armate rivoluzionarie della Colombia
- La biografia del presidente colombiano Juan Manuel Santos Calderón
- Chi è Rodrigo "Timochenko" Lendono