Bucarest - Un orso abbattuto ha suscitato una ondata di polemiche in Romania, che hanno coinvolto persino il capo dello Stato provocando un'inchiesta ministeriale e la sollevazione degli ecologisti. L'orso bruno, specie protetta nel Paese, scorrazzava nel centro della città di Sibiu nella Transilvania dove ha vagato per ore presso il palazzo comunale, in un granaio e nel cortile di una fabbrica prima di essere abbattuto dalle forze dell'ordine.
"L'orso non sembrava aggressivo" ha osservato il presidente romeno Klaus Iohannis a margine di una manifestazione pubblica, aggiungendo che l'animale avrebbe dovuto essere "narcotizzato" e auspicando "procedure chiare" per questo tipo di situazioni. L'associazione Milioane de prieteni, che ha creato nella città di Zarnesti un rifugio per orsi riscattati dalla cattività, ha denunciato l'episodio come "un crimine": secondo la presidente, Cristina Lapis, le forze dell'ordine "avrebbero dovuto proteggerlo, creare un corridoio per rimandarlo nella foresta anziché ucciderlo". L'Ispettorato di polizia giudiziaria di Sibiu si è però giustificato: "Si è prima cercato senza successo di fermare l'orso con un narcotizzante" ha riferito la portavoce dell'Ispettorato, Luciana Baltes, al quotidiano Evenimentul Zilei. L'orso non ha aggredito nessuno anche se si trovava in pieno centro e nelle vicinanze ci sono alberghi a tre e quattro stelle che alloggiavano turisti. Non sono chiare le circostanze per cui l'animale sia giunto nella città, in una regione dove la specie è rara, per cui è stata anche avanzata l'ipotesi che si trattasse di un orso evaso dalla cattività. Pare però più probabile che venisse dal bosco vicino di Padurea Dumbrava. Un caso simile avvenne nel 2011, quando una tigre scappò dal giardino zoologico. La Romania conta circa seimila orsi bruni, pari al sessanta per cento della specie in Europa. (AGI)