Roma - "Sono vivo, mi trovo in Italia e sto bene": lo ha detto all'Agi Alessio Romenzi, fotoreporter, smentendo così la notizia della sua morte ad opera di un cecchino dell'Isis a Sirte, in Libia, rilanciata su Twitter e da un canale televisivo italiano citando fonti mediche locali. Non è chiaro come sia potuto nascere l'equivoco ma successivamente è stato chiarito che la vittima era in realtà un altro fotoreporter, l'olandese Jeroen Oerlemans, centrato da un proiettlile nel "distretto uno" di Sirte e arrivato già morto in un ospedale da campo locae.
Romenzi, 42 anni, è un fotografo freelance che si occupa delle tematiche sociali in contesti di crisi e dal 2009 si è specializzato nel Medio Oriente e i suoi lavori sono apparsi su testate nazionali e internazionali, come Guardian, Time Magazine, Newsweek, New York Times, International Herald Tribune, Washington Post, Le Monde, Le Figaro, El Mundo, El Pais, Der Spiegel, La Repubblica, Il Corriere della Sera, Il Fatto Quotidiano, Internazionale, L'Espresso. Ha ricevuto importanti riconoscimenti come il 2013 World Press Photo e la foto dell'anno Unicef per la documentazione del conflitto siriano. (AGI)