Roma - Dodici poliziotti sono rimasti feriti nella notte a Charlotte, nella Carolina del Nord, durante le proteste seguite all'uccisione di un uomo di colore di 43 anni da parte di un poliziotto, anche lui di colore. Secondo il dipartimento di polizia di Charlotte, i dimostranti hanno assaltato e distrutto alcune auto della polizia e ferito gli agenti, mentre le forze dell'ordine tentavano di disperdere i manifestanti usando gas lacrimogeni. Due agenti sarebbero stati colpiti al volto da sassi lanciati dai manifestanti. Feriti anche alcuni manifestanti.
L'uomo ucciso è stato identificato come Keith Lamont Scott e la comunità nera ha scatenato una rivolta che ha gettato nel caos la città. I dimostranti si sono raccolti vicino alla casa in cui l'uomo è stato ucciso, con cartelli come "Black lives matter" e urlando slogan come "No justice, no Peace!" e "Stop killing us". La polizia in tenuta antisommossa ha lanciato lacrimogeni per disperdere i manifestanti che hanno attaccato e danneggiato auto della polizia e bloccato una vicina autostrada.
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Solo una decina di giorni fa un altro afroamericano era stato ucciso dalla polizia mentre cenava nel giardino della sua casa in Florida. Gli agenti, due bianchi, erano intervenuti in seguito a una chiamata della sorella della vittima per una lite in casa a Pompano Beach, durante la quale, secondo la donna, l'uomo, Gregory Frazier, 56 anni, aveva minacciato la figlia con un coltello.
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Pochi giorni dopo in Ohio, un 13enne di colore, Tyree King, è stato ucciso dagli agenti durante una rapina dopo aver estratto una pistola ad aria compressa a Columbus. (AGI)