Berlino - "Comprendo chi adesso, dopo questo orribile attacco, dopo questa serata e questa notte di orrore, non si sente piu' sicuro e si domanda come fare a sentirsi di nuovo tale": cosi', al termine della riunione del Consiglio Nazionale di Sicurezza da lei stessa presieduta a Berlino, Angela Merkel ha commentato in televisione la strage perpetrata ieri a Monaco di Baviera da Ali Sonbol, diciottenne di origini iraniane affetto da problemi psichici, che avrebbe inteso cosi' imitare Anders Behring Breivik, l'estremista di destra norvegese autore il 22 luglio 2011 del massacro a Oslo e sulla vicina isola di Utoya. La cancelliere tedesca ha avuto parole di elogio per "la polizia cittadina, bavarese e federale", che "hanno collaborato tra loro con elevata professionalita'", e per gli abitanti della capitale della Baviera, che "hanno saputo sostenere" le forze dell'ordine e "aperto agli altri le porte delle loro case", in tal modo "dimostrando come si vive in una societa' libera", e qual'e' la "grande forza" che si ricava dalla "coabitazione".
Dopo aver espresso "cordoglio per le vittime" e per le rispettive famiglie, che ora "sentono tutto come vuoto e privo di senso", essersi detta "solidale" con i feriti, e aver rievocato la strage di Nizza di una settimana prima, Merkel ha ringraziato i tanti messaggi di sostegno giunti dall'estero. "La solidarieta' esiste anche tra i popoli", ha sottolineato, "e noi abbiamo molti amici".
Quanto alle indagini, "non ci arrenderemo finche' non sapremo che cosa ci sia stato dietro il gesto compiuto a Monaco, e non avremo avuto l'ultima parola in proposito", e' stato l'impegno assunto dal capo del governo tedesco. "Lo Stato", ha concluso, "fara' di tutto pur di garantire sicurezza e liberta' a chiunque in Germania". (AGI)