Gerusalemme - Il leader dell'opposizione israeliana, Isaac Herzog, ha accolto con favore il disgelo nei rapporti con la Turchia, a sei anni dal raid mortale israeliano contro la nave Mavi Marmara in cui morirono 10 attivisti turchi, ma ha attaccato il premier Benjamin Netanyahu per gli indennizzi promessi ad Ankara. La normalizzazione dei rapporti con il vicino e' un passo diplomatico importante, ha commentato Herzog citato dal Jerusalem Post, ma pagare compensazioni a "coloro che hanno attaccato soldati israeliani è inconcepibile". "Ogni madre ebrea dovrebbe sapere che i politici di destra rimborseranno gli aggressori dei loro figli", ha polemizzato Herzog, puntando il dito contro l'atteggiamento di Netanyahu che "inizia con grandi proclami, continua con le promesse e finisce con una resa".
Una posizione non condivisa da tutti nell'opposizione: all'interno dell'Unione Sionista, la parlamentare Shelly Yachimovich si e' espressa a favore dell'intesa, sottolineando che e' "estremamente importante per Israele e rafforza la sua sicurezza". Dal blocco dei partiti arabo-israeliani, la deputata Haneen Zoabi, che all'epoca faceva parte della flotilla in viaggio verso Gaza, ha sostenuto che gli indennizzi implicano l'ammissione da parte di Israele di aver "assassinato" gli attivisti turchi della nave Mavi Marmara. Ma per il ministro dell'Energia e delle Acque, Yuval Steinitz, i 20 milioni di dollari annunciati come compensazioni sono il giusto prezzo da pagare in cambio dell'assicurazione data da Ankara di non proseguire nell'azione giudiziaria in sede internazionale contro i membri del commando israeliano e le autorita' militari che lanciarono il raid. (AGI)