A 40 anni dal massacro di Soweto, il 16 giugno 1976, l'immagine del ragazzo che tiene tra le braccia il corpo di un bambino rimane il simbolo di quella terribile giornata in cui morirono oltre 500 studenti. La foto fece il giro del mondo e contribuì a far crescere il sostegno internazionale per il movimento anti-apharteid. (Afp)
La protesta studentesca che si svolse a Soweto, un quartiere all'estrema periferia di Johannesburg, contestava il progetto di "Educazione Bantu" con il quale il governo di Pretoria voleva imporre l'insegnamento dell'afrikaans (la lingua dei discendenti dei colonizzatori bianchi olandesi o boeri) nelle scuole frequentate dai neri e riservare l'inglese alle scuole dei bianchi. La polizia del regime razzista represse la manifestazione con una forza senza precedenti, rimasero così uccisi e feriti centinaia di studenti. (Afp)
A 40 anni dal massacro di Soweto, il 16 giugno 1976, l'immagine del ragazzo che tiene tra le braccia il corpo di un bambino rimane il simbolo di quella terribile giornata in cui morirono oltre 500 studenti. La foto fece il giro del mondo e contribuì a far crescere il sostegno internazionale per il movimento anti-apharteid. (Afp)