Il Cairo - Saranno forse i resti umani delle vittime del volo Egyptair, precipitato nel Mediterraneo mentre era in volo da Parigi al Cairo, a fornire qualche traccia sulle cause del disastro del 19 maggio. Cause sulle quali pero', a cinque giorni dalla tragedia costata la vita a 66 persone, c'e' ancora buio fitto. E anche molta confusione. Al Cairo si e' susseguita un ridda di voci sul risultato degli esami autoptici sui primi resti umani ritrovati delle persone che erano a bordo del volo MS804. Prima fonti mediche anonime hanno sostenuto che le condizioni in cui sono stati trovati i frammenti dei corpi suggerivano che l'aereo fosse esploso. Poi un portavoce del ministero della Giustizia ha esplicitamente escluso che siano state trovato tracce di esplosivo nei tessuti umani. Infine il capo del team di medici legali, Isham Hisham Abdel Hamid, ha smentito che ci sia stata un'esplosione a bordo: "Tutto quanto e' stato pubblicato e' completamente falso".
Di certo per ora c'e' solo il fatto che non sia stata trovata alcuna traccia di esplosivo sui resti umani. Quanto all'esplosione, quando cade un aereo, fanno notare gil esperti, c'e' sempre un'esplosione prima o dopo: in aria, come risultato di un'avaria o di un atto criminale; o quando il velivolo si schianta in mare dopo chilometri in caduta libera. Le forze armate egiziane hanno recuperato alcuni resti delle persone che si trovavano a bordo dell'aereo, che vengono ora analizzati dai medici legali al Cairo.
A parlare per prima di esplosione e' stato uno dei medici legali del team investigativo che ha personalmente esaminato decine di frammenti umani custoditi nell'obitorio: ha raccontato che tutti gli 80 frammenti umani portati al Cairo finora sono troppo piccoli e che "non c'e' neppure una parte intera di corpo, tipo un braccio o una testa. La spiegazione logica e' che ci sia stata un'esplosione". Un'altra fonte ha aggiunto comunque che al momento e' stato recuperato solo una minuscola parte di materiale umano, e dunque e' troppo presto per fare ipotesi, tantomeno per dire che ci sia stata una bomba a bordo.
Intanto le ricerche, nel tratto di mare tra l'isola greca di Karpathos e le coste settentrionali egiziane continuano. Si cercano soprattutto le scatole nere. Il presidente Abdel Fattah al Sisi ha annunciato domenica che e' stato inviato anche un sottomarino per scandagliare i fondali. Stamane al Cairo sono arrivati alcuni familiari per il prelevamento del Dna che aiutera' a identificare i resti. E cinque giorni dopo il disastro le autorita' non sono ancora riusciti neppure a capire se la tragedia sia stata causata da un atto terroristico o da un'avaria.
Domani la Grecia consegnera' all'Egitto i dati radar e le registrazioni audio del volo, come reso noto un funzionario greco al sito internet del quotidiano statale egiziano "al Ahram". "I dati saranno inviati domani, compresi quelli di radar e le registrazioni audio delle comunicazioni fra i piloti e la torre di controllo", ha spiegato il funzionario ellenico. (AGI)