Parigi - I nuovi tagli alla spesa e gli aumenti delle tasse approvati dal parlamento greco sono "un passo chiave" per sbloccare l'erogazione di nuovi prestiti. Lo ha dichiarato in conferenza stampa il commissario Ue agli Affari Economici, Pierre Moscovici, alla vigilia di un delicato Eurogruppo che avrà ancora una volta sul tavolo il delicato dossier ellenico. "Un passo chiave è stato compiuto verso la conclusione della prima fase del programma greco", ha affermato Moscovici, "auspico e desidero un accordo alla riunione dell'Eurogruppo".
Secondo Handesblatt, un'intesa potrebbe sbloccare dai 9 agli 11 miliardi di euro, cifra necessaria a consentire il pagamento degli stipendi pubblici e persino l'ordinaria amministrazione di un governo trovatosi in prima linea sul fronte dell'emergenza immigrazione. Se Atene ha fatto la sua parte, ora tocca ai creditori risolvere le gravi divergenze tra il Fondo Monetario Internazionale, che chiede un lungo periodo di 'grazia' per rendere il debito di Atene sostenibile, e l'Unione Europea, in particolare la Germania, che non ne vuole sapere di fare sconti, almeno fino al 2018. (AGI)