Roma - Nella notte tra il primo e il 2 maggio di cinque anni fa, nel 2011, in un blitz dei Navy Seals americani veniva ucciso ad Abbottabad, in Pakistan, Osama bin Laden. L'operazione Geronimo per stanare l'uomo piu' ricercato del mondo dopo gli attentati dell'11 settembre fu seguita in diretta dalla 'situation room' della Casa Bianca dal presidente americano, Barack Obama.
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Bin Laden si nascondeva in un compound alla periferia della citta' pakistana. Il commando penetrato nella sua villa-fortezza era composto da 25 uomini, ognuno dei quali indossava un elmetto dotato di una mini-telecamera. Soltanto tre Navy Seals, tuttavia, hanno fatto irruzione nella stanza dello sceicco del terrore, che si trovava al terzo piano. Il blitz durò in tutto 40 minuti. L'unico scontro a fuoco durante il blitz avvenne nella foresteria, dove uno dei corrieri di Bin Laden sparò da dietro una porta ma fu ucciso subito dal commando. Nella sparatoria morì anche una donna.
Nell'edificio principale, invece, nessuno degli occupanti ebbe il tempo di afferrare un'arma. Dal resoconto dell'operazione e' emerso che i militari Usa videro Osama quando si e' affacciato sul pianerottolo del terzo piano della villa. Immediatamente aprirono il fuoco ma lo mancarono. Lo sceicco del terrore fuggì quindi nella sua camera da letto. Il primo dei Navy Seals si precipitò nella stanza e, attraverso la porta, afferrò le figlie di Bin Laden, tirandole da parte. Quando entrò il secondo militare del commando, la moglie del terrorista gli si lanciò addosso, o forse vi fu spinta dal marito. L'americano la spinse di lato e sparò a Bin Laden al petto. A quel punto la terza testa di cuoio fece fuoco, centrandolo in testa. (AGI)