Berlino - Smettere di pagare il canone radio-televisivo in Germania puo' anche farti finire in prigione. E' quanto ha scoperto la 46enne Sieglinde Baumert che da febbraio e' in cella nel carcere femminile di Chemnitz (a 60 km da Dresda). La signora ha smesso di pagare dal 2013 il Gez, il canone radiotelevisivo (17,50 euro al mese, 210 l'anno) che deve essere versato da chiunque possegga - come in Italia - una tv, una radio o un computer. Il tutto per finanziare le reti tv Ard, Zdf e la radio pubblica. Si tratta del primo caso in Germania di persona in prigione per evasione del canone, fenomeno peraltro non isolato. Peraltro il rifiuto di versare il canone, motivato da Baumert sostenendo di non guardare la tv, ma di informarsi solo usando i siti web di informazione, le era gia' costato il posto di lavoro. Prima del carcere, infatti, le autorita' tedesche le hanno congelato il conto corrente bancario che in Germania e' indispensabile avere per potersi fare accreditare lo stipendio. Senza conto, non si puo' essere legalmente pagati e quindi non si puo' avere un lavoro. (AGI)