Brasilia - Nel giorno in cui Lula vince la sua battaglia giudiziaria, la sinistra brasiliana è scesa in piazza per manifestare contro la procedura di impeachment contro il presidente Dilma Rousseff. Decine di migliaia di persone vicine al Partito dei Lavoratori al potere hanno manifestato "in difesa della democrazia" e al grido "Non ci sarà il colpo di Stato", in una trentina di città. Giovedì la Corte Suprema brasiliana ha deciso di avocare a sé il caso Lula, togliendo la giurisdizione al giudice federale Sergio Moro, che aveva istruito il dossier di accuse contro l'ex presidente Inacio Lula da Silva.
Lula si e' dunque liberato, almeno per il momento, del temuto giudice che lo indaga per corruzione e potrà dedicarsi a ricostruire il governo della sua pupilla, Dilma Rousseff. La Corte Suprema ha deciso di avocare a sé provvisoriamente le inchieste sull'ex presidente, prima di decidere se restituirle al giudice Moro, che e' idolatrato da una parte della popolazione per aver portato in carcere industriali di primo piano e vari politici implicati nello scandalo Petrobras.
La Corte ha tenuto la seduta in una giornata di imponente mobilitazione popolare, per denunciare il processo di 'impeachment' che l'opposizione porta avanti al Congresso. Le proteste sono state convocate dal Partido de los Trabajadores (PT) di Lula e Rousseff, dalla Central Unica de Trabajadores (CUT) e da altri movimenti sociali. Un totale di 149mila persone hanno partecipato alle marce, secondo la polizia; 811mila secondo gli organizzatori. (agi)