Istanbul - Propaganda a favore di un'organizzazione terroristica, i separatisti curdi del Pkk: con questa accusa e' stata fermata sabato sera a Istanbul una milanese di 22 anni. Giovanna Lanzavecchia e' stata prelevata dalla polizia turca nell'ambito di un'operazione condotta nel quartiere di Fatih. Rinchiusa in un centro di identificazione per stranieri, per lei e' scattato l'ordine di rimpatrio che secondo fonti diplomatiche potrebbe essere eseguito gia' mercoledi', con l'interdizione a rientrare in Turchia per 5 anni.
La giovane italiana era seguita dalla polizia a causa delle foto, postate sul suo profilo Facebook, che la ritraggono con guerriglieri del Partito dei lavoratori curdo: scatti di combattenti, alcuni armati di fucili, ritratti sulle montagne, oltre a una sua foto accanto alla bandiera del Pkk. Secondo le autorita' turche, la giovane sarebbe anche stata addestrata nei campi del Pkk.
Secondo il sito on-line turco "Haber7" che la definisce una "spia", Giovanna era arrivata venerdi' a Istanbul su invito del partito filo-curdo Hdp per celebrare il Newroz, il Capodanno curdo, nonostante le autorita' turche abbiano vietato di festeggiarlo.
Il padre della ragazza, Marco Lanzavecchia, in un'intervista a Radio24 ha riferito che la figlia "si trova in un centro di identificazione ed espulsione per stranieri, e' in una cella singola ed e' trattata bene". L'uomo ha escluso che Giovanna volesse raggiungere Dyarbakyr, capoluogo curdo del sud-est della Turchia ("era un'intenzione che aveva manifestato prima, ma poi ha convenuto che la cosa non era tanto opportuna vista la tensione" nel Paese) e ha spiegato che l'impegno di Giovanna a favore del popolo curdo era soprattutto di tipo "umanitario". "Nel caso specifico ritengo, e glielo diro', che e' assolutamente inopportuno prendere delle posizioni di questo tipo in Paesi dove sai fino a un certo punto cosa e' permesso e cosa non lo e'", ha affermato il papa', "la perdono solo perche' ha 22 anni", ha concluso. (AGI)