Bruxelles - I leader dei 28 Paesi Ue hanno approvato il testo per l'accordo con la Turchia sui migranti. In base all'intesa raggiunta al Consiglio europeo di Bruxelles, su cui c'è già il consenso di Ankara, da domenica la Turchia si riprenderà tutti i migranti irregolari che tentano di raggiungere le isole greche. L'accordo è stato mediato dal presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, che ha proposto un nuovo testo dopo i negoziati con il premier turco, Ahmet Davutoglu. Ankara ha accettato il principio che tutti i migranti, a prescindere se richiedenti asilo o solo in cerca di lavoro, diretti in Grecia dovranno essere riportati in Turchia. Per ogni migrante ripreso dalla Turchia, Ankara invierà un migrante siriano nella Ue. Questo meccanismo dovrebbe scoraggiare le traversate via mare nell'Egeo. Nel testo si prevede anche un'accelerazione per il versamento dei primi 3 miliardi di euro di aiuti Ue ad Ankara e l'apertura del capitolo negoziale 33 (quello che riguarda il bilancio) per l'adesione della Turchia all'Unione che dovrà avvenire "durante la presidenza olandese", ovvero entro il 30 giugno. La Commissione Ue "presenterà una proposta" per l'apertura del capitolo 33 "ad aprile" e "il lavoro preparatorio per l'apertura di nuovi capitoli continuerà ad un ritmo accelerato, senza pregiudizio per gli Stati membri", si sottolinea nel testo approvato.
Accordo Ue-Turchia, migranti entrati irregolarmente saranno rimpatriati - FOTO
Nel testo approvato dai Ventotto si spiega che il rinvio dei migranti in Turchia è una misura "temporanea e straordinaria con lo scopo di mettere fine ai pericolosi viaggi nell’Egeo e rompere il modello di sfruttamento creato dai contrabbandieri". I costi delle operazioni di ritorno saranno coperti dall' Ue che si impegnaa anche a predisporre a lungo termine un piano europeo di reinsediamento, sulla base degli impegni volontari da parte degli Stati. . "È esclusa ogni forma di espulsione collettiva" e saranno "rispettati gli standard internazionali" ed "il principio di non respingimento", si legge nel testo.
"L'accordo raggiunto rispetta i requisiti che ci eravamo dati", ha spiegato in conferenza stampa, il premier italiano, Matteo Renzi, "c'è un esplicito riferimento ai diritti umani, alla libertà di stampa e ai valori fondanti dell'Europa. La nostra posizione era sì all'accordo, ma non a tutti i costi, abbiamo ottenuto questo principio, alle parole ora devono seguire i fatti".
Intanto dal Camerun il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in visita all'università di Yaoundè, sottolinea che "la tentazione di alzare i muri, di erigere barriere di filo spinato, di rifugiarsi in un illusorio isolamento, presente in parte nella stessa pubblica opinione europea, oltre che moralmente inaccettabile è del tutto inefficace". Per Mattarella "solo la cooperazione può governare questo fenomeno, facendo prevalere le ragioni della luce su quelle delle oscurità"
(AGI)