Roma - E' stato firmato il contratto della ditta Trevi con le autorità irachene per i lavori di consolidamento della diga di Mosul. La firma, di cui ha dato notizia la Farnesina, fa seguito all'intenso negoziato svolto tra l'azienda e le autorità irachene a Baghdad. Sulla base della decisione delle autorità irachene, potrà svilupparsi l'operazione di consolidamento della diga concordata nella recente visita del premier iracheno Haider al-Al Abadi a Roma, e oggetto anche dei contatti avuti in questi giorni a New York dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni con i rappresentanti degli Stati Uniti e dell'Iraq per accelerare i terminidel contratto.
Ingegneri diga lanciano nuovo allarme crolli
I lavori da compiere riguardano essenzialmente la parte interrata dello sbarramento sul fiume Tigri, a causa della conformazione geologica dell'area. L'intervento più urgente è la messa in sicurezza delle fondamenta del bacino idrico. Due anni fa la diga era caduta sotto il controllo dei miliziani dell'Isis. Già nel 2007 l'ambasciatore Usa in Iraq aveva avvertito che un collasso della struttura avrebbe potuto causare un'ondata alta fino a 20 metri sulla città di Mosul, che dista circa 40 chilometri, e devastazioni in tutto il bacino del fiume.
La grande diga malata voluta da Saddam
Il contratto "conferma l'importante rapporto di stima, che il gruppo si e' conquistato nel mondo grazie a una consolidata esperienza in questo tipo di opere specializzate e nell'area del Medio Oriente". E' quanto si legge in un comunicato della societa' di Cesena in cui si ribadisce che "la predisposizione e la firma del contratto, di un valore complessivo di 273 milioni di euro, e' avvenuta sotto la supervisione del ministero delle Risorse idriche iracheno MWR)".
"L'aggiudicazione - ricorda il gruppo - fa seguito a una gara internazionale emessa in ottobre 2015, che ha seguito una procedura d'urgenza per via della situazione critica della diga". Nello specifico, aggiunge la Trevi "per questo importante progetto e' prevista una intensa attivita' di perforazioni ed iniezioni di miscele cementizie per il consolidamento delle fondazioni della diga, oltre a lavori di riparazione e manutenzione delle gallerie di scarico di fondo della stessa, oggi danneggiate. Con le prime mobilitazioni, inizieranno anche corsi di specializzazione e training di tecnici e personale locale per l'utilizzo di mezzi di perforazione prodotti da SoilMec (Gruppo TREVI)". "La presenza di un contingente militare italiano e forze di sicurezza locali - conclude il comunicato - garantiranno la sicurezza degli oltre 450 tecnici e personale della Trevi".
(AGI)