Roma - Per riportare la pace in Libia e sconfiggere il terrorismo "serve un'operazione di terra con minimo 30mila soldati", una missione che l'Italia "puo' guidare, senza preoccuparsi del suo passato coloniale". Lo ha spiegato all'Agi il politologo Edward Luttwak, commentando le dichiarazioni del segretario alla Difesa Usa, Ash Carter, sul sostegno degli Stati Uniti a una guida italiana delle operazioni militari. Quella in Libia "deve essere una missione vera di 'peace enforcement' (imposizione della pace)", ha sottolineato Luttwak, "o si entra nel Paese per disarmare le milizie e organizzare uno Stato, oppure e' meglio lasciar perdere. Bisognera' essere equipaggiati, avere tante munizioni, perche' sara' un conflitto intenso". Secondo il politologo ed economista americano, e' importante innanzitutto "raccogliere un numero importante di forze, perche' piu' numerosi saranno i soldati meno saranno vulnerabili". Quanto al passato coloniale dell'Italia, per Luttwak "non c'e' il rischio" che l'intervento sia vissuto come un'occupazione. "Abbiamo visto che la diplomazia non ha funzionato, ora e' il momento di agire", ha concluso Luttwak. (AGI)