di Barbara Tedaldi
Roma - Il risultato del voto in Iran e' certamente un passo avanti che va salutato con favore e rispetto" e di cui ci guadagnano non solo l'Italia ma il mondo intero. Emma Bonino, ex ministro degli Esteri, commenta all'AGI il voto iraniano con favore, chiede che esso venga rispettato e vede riflessi positivi per tutta la comunita' internazionale. "Il voto e' stato un passo avanti, sia per la percentuale dei votanti, che per i seggi espressi, ma anche per quel che riguarda l'Assemblea degli esperti che avra' un peso sulla scelta della nuova Guida" nota Bonino, che nel dicembre del 2013 fece una storica visita a Teheran da titolare della Farnesina.
"Ora bisogna vedere come si muove l'ala conservatrice - ha spiegato Bonino - . E' chiaro che il Paese si e' espresso in modo molto netto, soprattutto nelle citta', a Teheran c'e' stato un grande risultato dei riformisti, la stessa partecipazione e' stata altissima. E' un bel segnale. Ora sara' da vedere come reagira' la parte che ha perso. Dobbiamo augurarci che ci sia l'accettazione di questa sconfitta". Per l'ex ministro, infatti, "nell'Assemblea degli esperti si apre una frattura importante rispetto alla storia recente. C'e' da augurarsi che questa strada non abbia controreazioni di vario genere. Bisogna stare attenti e vigili".
Per Bonino la presenza di 15 donne in Parlamento "e' un elemento di grande apertura. La parte femminile della societa' iraniana e' molto dinamica e coltivata. Si e' espressa in modo importante, molte donne sono andate a votare". Quanto al peso delle elezioni iraniane nel processo di stabilizzazione di un'area che sta vivendo tensioni, conflitti e tragedie, l'ex ministro degli Esteri frena gli entusiasmi: "E' presto per dirlo, l'area e' in preda a grandi convulsioni, ma c'e' da sperare che l'apertura al mondo internazionale porti dei benefici. Tutta l'area pero' e' talmente travolta che non sara' cosi' facile vedere grandi cambiamenti e non credo ci saranno svolte a breve". Detto questo "non solo l'Italia, ma tutto il mondo ha da guadagnare da queste elezioni - afferma - e si apre un mercato di ottanta milioni di persone, appetibile per tutti. E' un paese che conosciamo poco e che purtroppo spesso leggiamo con stereotipi. Ma e' un paese che, nonostante l'attuale prezzo del petrolio, per rinascere ha bisogno di tecnologia, ed ha un patrimonio culturale da recuperare". Certo, analizza Bonino, l'Italia ha una posizione di favore, e infatti il premier Matteo Renzi ha gia' annunciato che ricambiera' la visita fatta dal presidente Rohani a Roma, volando a Teheran ad aprile. "C'e' uno sguardo di attenzione per l'Italia e per il ruolo che ha svolto in questi anni - assicura l'ex titolare della Farnesina -. Ora dipende anche dall'efficacia delle imprese che vi si affacciano. Ad esempio, oltre al settore energia, c'e' un parco culturale da rivalutare e scavi archeologici, nei quali siamo peraltro gia' presenti". (AGI)