Il Cairo - Quando le persone sono torturate, quando i manifestanti non violenti vengono uccisi o arrestati, i dissidenti diventano terroristi: questo il senso delle parole pronunciate, nei giorni scorsi, al Cairo da un alto esponente dell'amministrazione Obama. "Quando le persone sono torturate, quando i manifestanti non violenti vengono uccisi o arrestati, si ipotizza che non ci sia una strada pacifica per esprimere le diverse opinioni: è così che i dissidenti diventano terroristi, che le democrazie si erodono, che le economie sfioriscono. Sono lezioni della storia che tutti i Paesi devono tenere a mente": a pronunciarle Sarah Sewall, sottosegretario del Dipartimento di Stato americano, a conclusione del suo discorso, la scorsa settimana, dinanzi all'American University del Cairo (Auc), la stessa frequentata da Giulio Regeni.
L'intervento, pronunciato il 10 febbraio e successivamente pubblicato dal sito del Dipartimento di Stato, era dedicato alle sfide economiche e di sicurezza che l'Egitto si trova dinanzi. L'alto esponente della diplomazia americana si è detta certa che l'Egitto, che sta "ancora scrivendo la propria storia", nonostante "attraversi un periodo difficile" si saprà aprire a "un nuovo capitolo che può essere più luminoso", con un'economia competitiva e che allontani "l'ombra dell'estremismo violento".
Proprio in apertura del suo intervento, l'alto funzionario della diplomazia americana - in Egitto per incontrare le autorità- aveva voluto ricordare "il recente omicidio di Giulio Regeni": "Prima di iniziare, voglio condividere con voi un doloroso momento. Gli Usa sono addolorati per la perdita di questo giovane brillante. I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con la famiglia Regeni, il popolo italiano e l'intera comunità Auc in questo momento così tragico. Un'università esiste per consentire alle menti curiose di esplorare, mettere in collegamento, fare domande. Questa era la ricerca di Giulio e io sono fiduciosa che voi continuerete a indagare in questo spirito". (AGI)